Maddie McCann, parla la baby sitter: "Ecco cosa accadde quella notte"

La baby sitter del resort in cui scomparve la piccola Maddie McCann ha raccontato in un'intervista dei particolari sulla notte della scomparsa della piccola

Maddie McCann, parla la baby sitter: "Ecco cosa accadde quella notte"

Dopo 10 anni dalla misteriosa scomparsa della piccola Madeleine McCann avvenuta in Portogallo durante una vacanza , l'ex baby sitter del villaggio ha rilasciato un'intervista al giornale inglese The Mirror raccontando particolari sulla sera della scomparsa.

La donna ricorda bene il dolore dei genitori, la disperazione della madre e l'immagine di Gerry McCann, padre della piccola, che tentava di trovare la figlia dentro i cassonetti dell'immondizia. La donna ha dichiarato che l’Ocean Club, il resort di Praia da Luz, in Portogallo, nel quale era ospitata la famiglia britannica, non godeva di buona fama, per quanto riguarda la sicurezza. Giorni prima l’avevano informata di un tentativo di violenza, per il quale le avevano raccomandato di non girare da sola.

"Un padre venne da me e mi disse che qualcuno stava cercando suo figlio, immediatamente ho pensato a Maddie. Un paio di minuti più tardi sono entrata e ho visto piangere Kate, i suoi amici che la confortavano, Gerry che guardava sotto le macchine. Allora, mi sono avvicinata e ho tentato di consolarla. Le è successo il peggio che le potesse capitare, credo che dicesse qualcosa come: “la ritroveremo, queste cose succedono sempre”.

"Kate stava piangendo, però quasi in uno stato catatonico, e Gerry era molto angustiato. Questa è l’unica cosa che realmente ricordo di lui. Non posso dimenticare come guardava sotto le auto. Dopo ci dissero che stavano cominciando a perlustrare anche nei cassonetti. Fu in quel momento che ci rendemmo conto della gravità", ha dichiarato la donna.

Secondo la donna la polizia tardò quasi di un'ora prima di arrivare sul posto e in quei momenti molta gente entrò nella stanza di Maddie contaminando la scena del crimine: "Abbiamo lavorato al posto della Polizia, però eravamo degli adolescenti. É per questo che in seguito gli ufficiali hanno tentato di captare minuto per minuto di ognuno di noi, perché loro non erano lì"

La baby sitter ha anche ricordato com’era la

bambina: "Ricordo il suo carattere e il suo temperamento. Era un po’ timida, molto dolce. Per niente rumorosa. Davamo la stessa attenzione a tutti i fratelli, però lei era veramente tenera e un vero amore".

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