Gb, l'accusa alla Commissione Ue: "Ha finanziato gruppo antisemita"

Le rivelazioni fornite dalla stampa inglese hanno subito indotto diversi gruppi politici al parlamento di Strasburgo a rivolgere forti critiche all’indirizzo dell’esecutivo comunitario

Gb, l'accusa alla Commissione Ue: "Ha finanziato gruppo antisemita"

In questi giorni, la Commissione europea è divenuta bersaglio di un’offensiva mediatica condotta da diversi media inglesi. Ad avviso di questi ultimi, l’istituzione Ue avrebbe “finanziato” un “gruppo islamico radicale”.

Secondo un’inchiesta condotta da The Daily Telegraph, l’esecutivo dell’Unione avrebbe finora elargito un contributo di “oltre 155mila euro” all'Islamic Human Rights Commission (Ihrc). Quest’ultima è un’ong, con sede a Londra, formalmente impegnata a promuovere “l’eliminazione di ogni forma di discriminazione fondata su pregiudizi politici, razziali e religiosi”. L’intelligence britannica però considera quest’ultima una “cellula fondamentalista”, sostenitrice della “distruzione di Israele”. L’Ihrc è infatti spesso balzata agli onori della cronaca nel Regno Unito a causa delle iniziative “profondamente antisemite e antioccidentali” promosse dai propri vertici, incentrate sulla messa in evidenza dei “crimini nazisti” perpetrati da Israele, Usa e Gran Bretagna ai danni dei “martiri arabi”.

La pubblicazione dell’inchiesta di The Daily Telegraph ha subito indotto la Commissione europea a fornire numerose precisazioni sulla vicenda. Tramite una nota, l’esecutivo dell’Unione ha “ammesso” di avere in questi anni concesso sostegno economico a tale ente, in quanto lo avrebbe finora considerato una normale “organizzazione no-profit”. L’istituzione ha quindi annunciato di avere disposto “con effetto immediato” l’interruzione di ogni “legame finanziario” con la presunta cellula islamista. Tale provvedimento è stato giustificato dal governo Ue con queste parole: “La Commissione non tollera in alcun modo l’antisemitismo. Chi aderisce pubblicamente a tale corrente di pensiero va tempestivamente sanzionato.”

Le rivelazioni fornite dalla stampa inglese hanno subito indotto diversi gruppi politici al parlamento di Strasburgo a rivolgere forti critiche all’indirizzo dell’esecutivo comunitario.

Ad esempio, Ryszard Legutko, eurodeputato polacco nonché esponente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei, ha accusato la Commissione di impiegare il denaro dei cittadini Ue per “promuovere la diffusione dell’Islam” nel continente e per finanziare “gruppi terroristici”.

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