Si chiama Oussama Atar e oltre ad essere il cugino di Ibrahim e Khalid El Bakraoui è anche stato il mentore dei due jihadisti, che si sono fatti esplodere a marzo all'aeroporto di Zaventem a Bruxelles, provocando 32 vittime, e sono stati associati anche agli attentati di novembre a Parigi.
Ora Atar starebbe provando a ritornare in Europa, passandro attraverso l'Albania e la polizia francese avrebbe ricevuto un'informativa in cui si specifica che l'uomo è "armato" e anche "un combattente pericoloso". E che dunque deve essere fermato prima che entri nel territorio nazionale.
L'intelligence transalpina ha chiesto alla polizia di porre attenzione, perché il trentaduenne non riesca a penetrare le maglie della sorveglianza, di ritorno dalla Siria. Gli agenti avevano già cercato di fermarlo alcune ore dopo i fatti di Bruxelles, trovando però vuoto il suo appartamento di Anderlecht.
Atar avrebbe incontrato il leader del sedicente Stato islamico, Abu Bakr al-Baghdadi, mentre si trovava a Camp Bucca, uno dei luoghi di detenzione messi in piedi dagli americani in Iraq e spesso identificato come una "fucina di jihadisti", in cui l'idea dell'ultima
incarnazione dell'Isis prese forma concreta.Nel 2012 il mentore degli El Bakraoui era tornato in Belgio, dopo essere stato imprigionato dieci anni prima quando viaggivava nell'area nascosto sotto le mentite spoglie di un cooperante.
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