Un "no" secco. È così che Angela Merkel risponde a chi le chiede se Matteo Salvini riuscirà a portare la Lega tra le braccia del Ppe, con l'appoggio del premier ungherese Viktor Orban. Il motivo, secondo lei, sarebbe appunto la politica migratoria del ministro dell'Interno. "È evidente che per esempio per quello che riguarda la politica sui migranti abbiamo approcci molto differenti. Già questo è un motivo per cui il Ppe non si aprirà al partito del signor Salvini", spiega la cancelliera tedesca nell'ampia intervista concessa alla Sueddeutsche Zeitung.
E a proposito di migranti, Merkel ne approfitta per difendere le sue scelte del passato, a cominciare dalla cosiddetta "politica delle porte aperte" del 2015. "Quando in tutto il mondo circa 70 milioni di persone sono in fuga, è facilmente comprensibile che l'Europa si occupi di almeno un milioni di queste", ha detto la cancelliera sempre al quotidiano tedesco.
"Che questo porti a controversie nella società lo comprendo bene, ma queste controversie bisogna saperle sostenere. E da quella situazione abbiamo anche tratto diverse lezioni", ha aggiunto Merkel. La cancelliera spiega anche che certe decisioni "possono essere giudicate fino in fondo solo se si tiene conto del fatto quali effetti avrebbe avuto una politica opposta" a quella portata avanti allora.
"Se nella crisi dei profughi, così come nell'eurocrisi, non avessimo agito affatto o avessimo agito in un modo completamente diverso - aggiunge Merkel - questo secondo me avrebbe portato a conseguenza molto più gravi rispetto a qualche problema che abbiamo oggi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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