Il Messico lancia l'allarme: "Si sta formando la carovana di migranti più grande di tutte"

Le ong per i diritti dei migranti hanno subito bollato l’allarme lanciato dal governo messicano come “totalmente falso”

Il Messico lancia l'allarme: "Si sta formando la carovana di migranti più grande di tutte"

Le autorità messicane hanno in questi giorni rivolto agli Stati Uniti un allarme relativo al progressivo formarsi di quella che è stata dalle stesse denominata “la madre di tutte le carovane di migranti”.

L’esecutivo Lopez Obrador, per bocca del ministro degli Affari interni Olga Sanchez Cordero, ha infatti annunciato che sarebbe in via di costituzione il più grande serpentone di immigrati che si sia mai visto, in quanto composto da “oltre 20mila persone”. Alle carovane dei mesi precedenti, invece, non avevano mai preso parte più di 8mila persone.

Quest’ultimo serpentone, diretto anche stavolta verso gli Usa, starebbe prendendo forma in territorio honduregno, dove si starebbero radunando cittadini di varie nazioni centroamericane: lo stesso Honduras, El Salvador, Guatemala. Gli organizzatori della carovana, accusa la Sanchez Cordero, avrebbero persino creato un apposito gruppo WhatsApp per contattare con estrema rapidità potenziali partecipanti al viaggio verso gli Stati Uniti.

Dopo avere lanciato l’allarme circa le dimensioni mai viste del flusso di migranti in partenza dall’Honduras, l’esponente dell’esecutivo Lopez Obrador ha assicurato a Washington che il Messico metterà a punto tutte le misure necessarie a impedire che tale serpentone si avvicini alla frontiera statunitense. Tra i provvedimenti urgenti anti-migranti annunciati dalla Sanchez Cordero vi è, ad esempio, la costituzione di una linea di sbarramento, composta da militari e agenti di polizia messicani, dispiegata lungo l’intera estensione dell’istmo di Tehuantepec, al fine di bloccare la carovana già a pochi chilometri dal suo punto di partenza.

L’annuncio fatto dal ministro è stato però subito bollato dall’ong umanitaria Pueblo Sin Fronteras come “totalmente falso”. Tramite un comunicato, l’associazione pro-migranti ha infatti assicurato che in Honduras non si starebbe formando alcun nuovo serpentone e ha quindi accusato la Sanchez Cordero di “mentire su ordine della Casa Bianca”, al solo fine di alimentare, nell’opinione pubblica messicana e in quella statunitense, la paura verso gli stranieri.

Le dichiarazioni dell’esponente dell’esecutivo Lopez Obrador, nonostante le critiche avanzate da tale ong, sono state immediatamente prese nella dovuta considerazione dalle autorità di Washington.

Il segretario Usa alla Sicurezza interna, Kirstjen Nielsen, ha infatti dichiarato, commentando l’allarme lanciato da Città del Messico, che verranno al più presto rafforzati i presidi militari lungo il confine meridionale americano e ha poi ribadito l’impegno dell’amministrazione Trump contro i flussi di clandestini.

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