Era il 21 aprile 1947 quando una giovanissima Elisabetta, all'epoca ancora principessa, pronunciava il discorso, divenuto poi celebre, in occasione del suo ventunesimo compleanno.
La figlia maggiore di re Giorgio VI si trovava in Sudafrica, dove si era recata insieme ai genitori in visita ufficiale (la sua prima visita ufficiale, per la precisione). Elisabetta, divenuta erede al trono dopo la decisione dello zio Edoardo VIII di abdicare in favore del padre, rilasciò un discorso radiofonico indirizzato all'intero Commonwealth Britannico. A soli ventuno anni affermò che avrebbe dedicato tutta la sua vita al popolo del Commonwealth e dell'Impero.
La giovane principessa cominciò il suo intervento ringraziando tutti coloro che in quella giornata avevano avuto un pensiero per lei, inviandole calorosi messaggi di auguri. “Questo è un giorno felice per me” disse Elisabetta, “ma è anche un giorno che porta a fare pensieri più seri in termini di cambiamenti e opportunità”.
“Adesso che ci stiamo avvicinando alla maturazione come uomini e donne”, aggiunse la principessa, riferendosi ai suoi coetanei, “è sicuramente una gioia per tutti noi pensare che un giorno saremo capaci di caricare sulle nostre spalle un po' di quel peso che fino ad ora è stato sulle spalle dei più anziani, che hanno combattuto, lavorato e sofferto per proteggere la nostra infanzia. Se andiamo avanti tutti insieme, con una fede instancabile, un grande coraggio e un cuore quieto, potremo rendere questo antico Commonwealth, che amiamo così profondamente, qualcosa di ancora più grande. Più libero, più prosperoso, più felice e più influente per il bene del mondo”.
“C'è un motto, sostenuto da molti dei miei antenati” aggiunse Elisabetta, proclamando la propria dedizione verso il suo regno“ed è 'Io servo'. Queste parole sono state un'ispirazione per tanti passati eredi al trono, quando hanno fatto la loro dedica cavalleresca quando sono diventati virili. Non posso fare proprio come hanno fatto loro. Ma attraverso le invenzioni della scienza posso fare ciò che non era possibile per nessuno di loro. Posso compiere il mio atto solenne di dedizione con un intero Impero in ascolto. Vorrei fare quella dedica ora. È molto semplice”.
Ed è proprio a questo punto che la giovane principessa fece una promessa al suo popolo.
Parole che sono rimaste nella storia: “Dichiaro davanti a tutti voi che tutta la mia vita, lunga o breve che sia, sarà dedicata al vostro servizio e al servizio della nostra grande famiglia imperiale a cui tutti apparteniamo”.Un impegno che Elisabetta II, malgrado i tanti problemi attraversati anche dalla stessa famiglia reale, ha mantenuto fino alla fine.
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