Migranti, l'Austria fa sul serio: "Ora controlli anche in Italia"

Gentiloni intima: "L'Austria non prenda decisioni unilaterali". Ma Vienna tira dritto. Al Brennero sarà allestita una rete di 370 metri. In servizio 250 poliziotti. E, si necessario, l'esercito è già pronto a entrare in azione

Migranti, l'Austria fa sul serio: "Ora controlli anche in Italia"

Adesso l'Austria fa sul serio. Dopo mesi di minacce, il capo della Polizia tirolese Helmut Tomac ha illustrato il piano per far fronte all'emergenza immigrazione. Piano che prevedere la chiusura del valico al Brennero e maggiori controlli lungo tutto il confine italiano. "L'Austria e l'Italia sono membri dell'Unione europea - tuona il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Die Presse - l'Ue ha delle regole che vanno rispettate: la chiusura di confini all'interno dello spazio Schengen non può essere decisa da singoli Stati". Ma Vienna non sente le ragioni dell'Italia e attua un piano per difendersi dall'invasione.

"Non sono certo felice del blocco sul Brennero, ma finché le frontiere esterne della zona Schengen non funzionano, dobbiamo mettere in sicurezza i nostri confini nazionali". Il candidato del Partito della libertà Norbert Hofer, in corsa per le presidenziali austriache, mette a nudo tutte le colpe del premier Matteo Renzi e del suo governo. L'Italia non è in grado di frenare l'avanzata degli immigrati verso il Nord Europa e, oltre a dannaeggiare se stessa, danneggia Paesi come l'Austria che diventano la meta ultima di migliaia di disperati. La chiusura della frontiera col Belpaese diventa così l'unica arma in mano al governo austriaco per fermare questa emergenza. "L'Austria non ha alternative - mette in chiaro Hofer - bisogna fermare la corrente. Altrimenti saranno gli altri Paesi che rimprovereranno a noi di farla passare". I controlli al Brennero prevedono una rete di 370 metri. "Si tratta di una normale rete e non di un filo spinato - ha spiegato Tomac - sarà allestita solo se necessario in caso di massiccio arrivo di migranti". La struttura portante sarà allestita prossimamente ma la rete vera e propria sarà "attaccata" solo in caso di bisogno. "L'Austria non intende isolarsi ma incanalare gli eventuali flussi di migranti", ha continuato Tomac dicendosi comunque fiducioso che la rete possa essere evitata.

Il muro anti migranti al Brennero

Il piano dell'Austria non si limita a fermare l'avanzata degli immigrati con un muro, ma prevede anche un intervento attivo delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza ai propri cittadini. Al Brennero, con l'introduzione dei controlli di confine, entreranno in servizio 250 poliziotti. In caso di necessità saranno inviati anche soldati. I controlli prevedono uno stop forzato dei treni a Steinach, subito dopo il confine. "Controlleremo tutti i passeggeri su tutti i treni - ha messo in chiaro Tomac - se l'Italia non dovesse consentire ai poliziotti austriaci di iniziare i controlli già da Fortezza". Lo stesso avverrà su strada dove sono state previste quattro corsie (due per i Tir e due per le auto) per svolgere "controlli a vista" dei mezzi in transito che, "per motivi di sicurezza", dovranno scorrere rispettando il limite di velocità di 30 chilometri orari. Le autorità austriache intendono fare gli stessi controlli anche sul territorio italiano, mentre non hanno alcuna intenzione di aprire un nuovo centro di accoglienza lungo il confine. Saranno, tuttavia, allestiti container a due piani identificare e registrare "immediatamente" gli immigrati.

"I richiedenti asilo saranno quindi portati in centri a Innsbruck e dintorni - ha spiegato il capo della Polizia tirolese - mentre quelli non aventi diritto saranno riconsegnati all'Italia che dovrà farsi carico della loro assistenza". L'Austria ha, però, introdotto per il 2016 un tetto di 37.500 richiedenti asilo. Raggiunto quel tetto, inizieranno i respingimenti.

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