Solo ieri le autorità ungheresi hanno intercettato oltre tremila immigrati entrati illegalmente nel Paese. Nella stazione ferroviaria Keleti di Budapest migliaia di disperati attendono di poter salire su un treno che li porti verso la frontiera con l'Austria. Un fiume in piena che non accenna a fermarsi. Basta andare più a sud, in Serbia e in Macedonia, per capire che nelle prossime settimane ne arriveranno diverse decine di migliaia. Tanto che il premier ungherese Viktor Orbàn ha dato il via ai lavori per la costruzione di una "porta" lungo i binari della linea che unisce Subotica (Serbia) a Szeged (Ungheria).
Una ventina di autobus carichi di immigrati della "rotta balcanica" provenienti dalla Macedonia sono giunti da stamane al centro di prima accoglienza di Presevo, nel sud della Serbia, e numerosi altri sono attesi per tutta la notte. A Presevo gli immigrati vengono registrati e ottegnono una prima forma di assistenza, dopodiché in autobus, treni e altri mezzi vengono condotti a Belgrado e da qui ai centri di accoglienza di Subotica e Kanjiza, nel nord della Serbia, a pochi chilometri dalla frontiera ungherese. A piedi o con mezzi di fortuna la massa di immigrati tenta poi in tutti i modi di entrare in Ungheria e proseguire poi per le destinazioni finali del nord Europa, in primo luogo Germania, Olanda, Austria, Svezia. Così, dopo aver innalzato un muro di quattro metri a protezione dei 175 chilometri di confine con la Serbia, il governo ungherese ha deciso di far costruire una sorta di barriera per le migliaia di immigrati che, ormai quotidianamente, attraversano illegalmente il confine fra i due Paesi. Proprio per evitare il muro metallico alla frontiera i clandestini marciano compatti lungo la ferrovia. Seguire i binari serve, poi, agli immigrati a non sbagliare strada e orientamento nella marcia lungo la "rotta balcanica" che porta verso l'Austria e la Germania. La "porta", destinata a bloccare il flusso di immigrati, dovrebbe essere pronta entro lunedì.
Martedì prossimo è, infatti, prevista l’entrata in vigore in Ungheria delle nuove norme in fatto di immigrazione che, tra le altre misure d'emergenza, prevedono l'arresto di chi entrerà illegalmente nel Paese e condanne fino a tre anni di carcere.
E lo stesso Orbàn ha promesso più volte che, a partire da martedì, tutti i clandestini saranno rimandati nel Paese di provenianza, vale a dire in Serbia. Il flusso di immigrati si è intensificato ulteriormente negli ultimi giorni poiché cercano di entrare in Ungheria prima dell’entrata in vigore delle nuove norme.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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