Il monaco buddista: morto da 90 anni ma il corpo è caldo

Si trova in Russia. Lo chiamano il "lama vivente": i capelli continuano a crescere e la temperatura corporea è di 35,3. Nessuno lo ha mai imbalsamato

Il monaco buddista: morto da 90 anni ma il corpo è caldo

Il lama vivente "vive" in Russia, nel tempio buddista a Ivoginsk, non molto distante dalla capitale della repubblica buriata nella profonda periferia russa. Un tempio sopravvissuto all'ateismo staliniano e ora al centro di numerosi pellegrinaggi.

Il nome di "battesimo" del lama vivente è Khambo Itighelov, un Bancho Lama della comunità buriata. Come riporta laStampa.it, nel 1926 invità i suoi concittadini a lasciare il paese, convinto che tutto sarebbe stato spazzato via. Lui però rimase. Un anno dopo, arriva la morte. O almeno è quello che tutti si immaginavano. Quando la sua ora stava per arrivare, infatti, si raccolse nella posizione del loto e recitando le preghiere. A quel punto disse che sarebbe ritornato un giorno, invitando chi gli stava vicino di riesumare il corpo venti anni dopo.

Le riesumazioni fatte nel 2002 portò alla conoscenza di tutti una sorta di miracolo. Dopo 75 anni, infatti, dalle foto si può osservare come il lama fosse del tutto integro. La morte non gli aveva torto nemmeno un capello. Oggi, dopo 90 anni non è cambiato nulla. Alcuni rapporti medici, assicurano che gli arti sono ancora oggi flessibili, la pelle è uguale a quella di un uomo vivo e la temperatura corporea raggiunge i 35,3 gradi. Nessuno lo ha imbalsamato, se è questo che vi chiedevate.

Il lama è morto, ma è ancora

vivo. Gambe incrociate, vestito da monaco addosso e testa china. A 90 anni dalla sua morte rimane il mistero di chi sis il parrucchiere che si prende la briga di tagliargli i capelli che continuano a crescere.

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