Il presidente uscente Usa Barack Obama ha sconsigliato al suo successore Donald Trump di procedere nella gestione delle relazioni israelo-palestinesi "con mosse improvvise ed unilaterali" perché sono pericolose. Il riferimento è ancora una volta alla promessa fatta in campagna elettorale da Trump di spostare l'ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv (dove hanno sede tutte le legazioni diplomatiche) a Gerusalemme. Obama teme che un'operazione del genere o altri passi poco ponderati potrebbero avere conseguenze "esplosive" nella regione. A Donald Trump "ho dato tanti consigli" in base alle mie "competenze e conoscenze" ma "credo che fino a quando non si siederà dietro quella scrivania non capirà quanto questo è un lavoro enorme che non si può fare da soli, bisogna affidarsi tantissimo a un team, al gabinetto, allo staff della Casa Bianca, anche a giovani 20-30enni che hanno competenze significative".
Obama, nella sua ultima conferenza stampa, ha anche ribadito che "lo status quo (l'assenza di progressi nei negoziati di pace, ndr) è pericoloso per Israele" ed è "un male" per l'intera regione. Obama poi ha dichiarato: "È nell'interesse dell'America e del mondo avere un rapporto costruttivo con la Russia". Poi ha aggiunto che "all'inizio del mio mandato ho fatto quello che potevo per incoraggiare la Russia a essere membro costruttivo della comunità internazionale.
Dopo il ritorno di Putin alla presidenza c'è stata una retorica anti-americana sempre crescente e c'è stato un approccio agli affari mondiali che sembra basato sull'idea che qualunque cosa faccia l'America sia negativa per la Russia e bisogna contrastare tutto quello che facciamo noi. Questo ci fa tornare a spirito antagonistico che esisteva durante la Guerra fredda".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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