È morto Stewart Adams, il papà dell'ibuprofene alla base di antidolorifici

Adams scoprì l'efficacia del farmaco grazie a una sbornia: lo assunse per curarne i postumi

È morto Stewart Adams, il papà dell'ibuprofene alla base di antidolorifici

È morto, all'età di 95 anni, Stewart Adams, l'uomo che scoprì l'ibuprofene, il principio attivo alla base degli antidolorifici più diffusi ed efficasi al mondo, da 50 anni. Si è spento ieri nella sua casa di Nottingham, in Inghilterra.

Adams aveva iniziato a interessarsi all'ambito farmaceuto all'età di 16 anni, quando aveva lasciato gli studi, per un apprendistato in una farmacia al dettaglio, gestita dall'azienda Boots. Poi, però, aveva iniziato a studiare farmacologia e si era laureato. Dopo la laurea aveva iniziato la carriera di chimico al dipartimento di ricerca di Boots, di cui divenne anche il capo. Fu in questi anni che Adams scoprì l'ibuprofene, mentre era alla ricerca di un antinfiammatorio per l'artrite reumatoide, che veniva generalmente alleviata con l'aspirina, i cui effetti collaterali, però, erano esagerati.

A convincerlo dell'efficacia della sua scoperta fu una sbornia. Per alleviarne i postumi, Adams decise di assumere 600 mg del farmaco, fino a quel momento mai usato su un paziente. Quando lo prese, il mal di testa passò: capì quel giorno che l'antidolorifico era efficace.

Perché entrasse in commercio, nel 1969 in Gran Bretagna e poi in tutto il mondo, però, dovettero passare 17 anni, di cui 10 di sperimentazione. Stewart Adams, con la sua scoperta, ha contribuito ad alleviare i dolori e le sofferenze di milioni di persone.

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