Così il "muro della vergogna'' divide Lima tra ricchi e poveri

Un muro di diechi chilometri separa i quartieri residenziali di Lima dalle aree povere della città, è stato ribattezzato il ''muro della vergogna''

Così il "muro della vergogna'' divide Lima tra ricchi e poveri

Crolla il muro di Berlino nell' 89, il mondo esulta, l'apogeo di ogni divisione ideologica e politica sembra andare in frantumi e un parossismo libertario pervade il globo che coltiva l'illusione di una nuova epoca senza filo spinato e barriere di cemento. Così non è, perchè il muro di Berlino si frantuma ma le spore della separazione, dai mattoni che vengono sbriciolati nel novembre di 26 anni fa, si disperdono nel mondo gestanti nuove barriere e divisioni. Ecco infatti che oggi l'intero globo è un alternarsi di muri e reticolati. C'è quello che separa Israele e Cisgiordania, quello tra Messico e Stati Uniti, quelli nell'Europa dell'emergenza profughi, c'è quello che attraversa il deserto per duemila chilometri e separa Marocco e Sahara Occidentale, ci sono quelli che trasudano di anacronismi e vetero regimi come tra le due Coree, ma non ci sono solo le separazioni politiche e religiose, ci sono pure quelli che dividono la terra in ricchi e poveri, un confine terreno tra dannati e beati, uno spartiacque tra paradiso e inferno, nella bolgia della contemporaneità

Così avviene a Lima, capitale del Perù, dove da quattro anni un muro di cemento di dieci chilometri, ribattezzato ''el muro de la verguenza'', il muro della vergogna, divide la baraccopoli di Vista Hermosa dal quartiere residenziale di Las Casuarinas.

Da un lato la povertà estrema e dall'altro l'opulenza di chi si sente minacciato convivono sulla stessa collina, a separarle però un muro e una montagna di dollari. Ma se c'è chi condanna il leviatano della divisione sociale, c'è anche però chi lo difende. In un'intervista rilasciata alla BBC Elke McDonald, che vive nel versante ricco, ha chiosato: '' Chiunque ha diritto a circondare la propria proprietà per proteggerla. Inoltre ho sempre avuto relazioni con i vicini dell'altro lato. La mia domestica e il mio giardiniere risiedono di là''. Ma se questo è il pensiero di chi abita a Las Casuarinas, diverso è quello di chi vive dal lato di Vista Hermosa, il cui nome stesso, ''bella vista'' sembra irridere e schernire la condizione dei suoi abitanti. Amadeo Alarcòn, ha dichiarato all'agenzia notìmerica.com '' Da qua una volta la visuale era piacevole, fino a quando quelli dell'altra parte hanno costruito il muro. Ci hanno tolto la visuale per non farci guardare dalla loro parte, per allontanarci perchè non siamo allo stesso livello''.

E le parole d Alarcòn sembrano dare ancor maggiore conferma ai dati di

Oxfam che rivelano come l'America Latina e i Caraibi siano la regione con maggiori diseguaglianze al mondo, nel 2014 infatti, l'1% della popolazione locale possedeva il 41% dell' intera ricchezza regionale.

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