Si era unita alle protesta per la morte di Mahsa Amini e, dopo la sua scomparsa, è stata poi ritrovata senza vita, col cranio fracassato: questo quanto accaduto alla diciassettenne iraniana Nika Shakarami, un'adolescente che amava la vita e che cantava per divertimento.
Persino la zia della giovane, stando alle notizie trapelate dalla stampa estera, è stata minacciata di morte. Mentre ai genitori della ragazza sarebbe addirittura stato vietato di svolgere il rito funebre.
La vita di Nika
Nelle foto rimaste a testimonianza della sua vita, si vede Nika circondata da amici. Niente velo, i suoi capelli sono lasciati liberi e sono corti. Spesso la ragazza si vestiva di nero, con abiti sportivi.
Amava cantare, come si capisce da un video diffuso via social. Nel filmato, la diciassettenne canta una vecchia canzone d'amore del 1968 tratta dal film Soltane Ghalbha. Un brano ben conosciuto in Iran. Cantare, per Nika, era una liberazione. Non cantava per protesta, ma per divertimento. E proprio il divertimento, le risate, sono state la sua forza, come lo sono anche per molte altre donne che in questi giorni stanno facendo sentire la loro voce contro le imposizioni calate dall'alto.
Nika è purtroppo stata ritrovata senza vita. Scomparsa lo scorso 20 settembre durante le proteste, a Teheran, è stata poi trovata morta. I segni delle violenze subite ben evidenti sul corpo martoriato. È stata la zia a identificarla nell'obitorio di un centro di detenzione.
L'autorità di Stato Tasnim, però, respinge ogni accusa, affermando che il corpo della ragazza era stato già trovato in quelle condizioni per strada.
Parliamo di Nika come diciassettenne, ma in realtà la giovane non è probabilmente riuscita a compiere quei bellissimi diciassette anni. Il suo compleanno, infatti, era lo scorso 2 ottobre. Le sue spoglie sono state portate a Khorramabad, nell’Iran occidentale, dove avrebbero dovuto essere sepolte, senza rito funebre. Poi, stando a quanto si dice, alcuni agenti avrebbero sottratto il corpo alla famiglia per inumarlo altrove, così che la tomba di Nika non possa diventare in futuro un luogo di pellegrinaggio.
Le proteste proseguono
Nika, così come Mahsa, potrà anche non esserci più, ma le proteste vanno avanti, giorno e notte. Durante le manifestazioni in strada si cantano canzoni, come "Per..." di Shervin Hajipour, che sprona il popolo a combettare per i propri ideali. "Per poter ballare in strada, Per il timore nell’attimo di un bacio, Per mia sorella, tua sorella, le nostre sorelle" si ascolta nel brano. L'aver condiviso questo testo in rete è costato l'arresto all'autore. Ma ormai è tardi. Le ragazze iraniane già cantano.
A far sentire la loro voce anche i BowLand, gruppo musicale di amici che si sono incontrati proprio a Teheran.
La band hanno scelto una canzone che ricorda Bella Ciao, e ha un significato molto reale. I BowLand si occupano di musica e, a differenza di altri artisti, non parlano di politica. Questa volta però è diverso, e anche loro hanno deciso di sostenere le proteste ed esporsi.
Islamic Republic of Iran killed her in the protest over the murder of #MahsaAmini.#NikaShakarami 17, vanished during the protest.
— Masih Alinejad (@AlinejadMasih) October 4, 2022
After a week, security forces delivered her dead body with her nose fully smashed & her skull broken from multiple blows.#مهسا_امینی
#نیکا_شاکرمی pic.twitter.com/wMaRjeVSiR
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