Gli 007: "Non sarà frenato...". La profezia sulla strategia di Putin

Secondo Cia e National Intelligence, Putin non si fermerà. Allo stesso tempo, ciò che accade al fronte rende sempre più complicata l'avanzata russa

Gli 007: "Non sarà frenato...". La profezia sulla strategia di Putin

Avril Haines, direttrice della National Intelligence, in audizione al Congresso americano ha spiegato come Putin non possa permettersi assolutamente una sconfitta in Ucraina. Inoltre, ha aggiunto che se la situazione dovesse continuare a essere problematica come è stato finora per l'esercito russo, è probabile che lo Zar aumenterà uomini e armi per spazzare via ogni ostacolo.

La strategia di Putin

"Valutiamo che Putin si senta afflitto dal fatto che l'Occidente non gli concede l'appropriata deferenza e percepisca questa come una guerra che non può permettersi di perdere", è quanto ha affermato la Haines. Proprio per questo, ipotizzando le possibili mosse, ha affermato: "Pensiamo sia improbabile che Putin sia frenato dagli ostacoli incontrati finora e possa invece intensificare, raddoppiare gli sforzi per ottenere il disarmo ucraino, la neutralità e impedire un'ulteriore integrazione con Usa e Nato se non ci riesce con un negoziato diplomatico". A farle eco è anche William Burns, il capo della Cia, il quale ritiene che il leader del Cremlino, in questo momento, sia deluso e insoddisfatto e le ripercussioni peggiori, secondo lui, saranno per i civili. "Putin è arrabbiato e frustrato, probabilmente raddoppierà gli sforzi e tenterà di distruggere l'esercito ucraino senza rispetto per i civili".

Proprio ora che Zelensky, attraverso una dichiarazione rilasciata alla Abc, si è detto pronto al dialogo ma non alla resa. L'ex comico è pronto al compromesso. Sul tavolo, da parte sua, ci sono: rinuncia ai territori del Donbass, riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea e anche l'abbandono di ogni ipotesi di entrata nell'Alleanza Atlantica. Tutte clausole che mesi fa Putin avrebbe accettato. Ora, però, è tutto da rivedere. Soprattutto alla luce delle continue dichiarazioni russe che prevedono la "neutralizzazione" e la "denazificazione" della terra del cielo e del grano. Putin però resta cosciente del fatto che per portare a termine questi obiettivi, in particolare la conquista di Kiev, ci vorrebbe un'offensiva lunga mesi. Vale a dire, uno scenario ben differente da quello immaginato dal Cremlino all'inizio del conflitto.

Cosa accade al fronte

Le sirene, nel frattempo, nelle città ucraine continuano suonare incessantemente: da Kiev a Severodonestk. La centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata conquistata dalla Guardia Nazionale russa. Cambiando fronte, però, i militari, nonostante una netta superiorità bellica, appaiono come impantanati sulla conquista della capitale ucraina. Secondo un'analisi dell'intelligence britannica, le forze del Cremlino non sono ancora state in grado di conseguire una svolta significativa. Il ministero della difesa britannico attraverso un tweet ha spiegato, infatti, che i combattimenti a nord-ovest di Kiev continuano senza progressi significativi.

Kharkiv, Chernihiv, Sumy e Mariupol restano circondate dalle forze russe. E, infine, sembra che le difese aeree ucraine siano state in grado di impedire ogni tipo di controllo del cielo ai moderni aerei da combattimento della Russia.

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