Obama contro le discriminazioni: "Non è la società che vogliamo"

Ricordando i fatti di Ferguson, il presidente ha sottolineato il peso che stereotipi e disparità di trattamento hanno ancora nella società americana

Barack Obama parla alla cena annuale del Black Caucus del Congresso
Barack Obama parla alla cena annuale del Black Caucus del Congresso

Un messaggio forte contro la discriminazione razziale e per l'abbattimento degli stereotipi. Lo ha lasciato il presidente statunitense, Barack Obama, invitato al tavolo del Black Caucus del Congresso, che riunisce i deputati afroamericani.

Intervenendo alla cena che il gruppo tiene ogni anno, il presidente ha ricordato come "troppi giovani di colore si sentano presi di mira dalle forze dell'ordine", accusati soltanto "di camminare perché sono neri o di guidare perché sono neri", giudicati insomma secondo "stereotipi che alimentano la paura".

Un messaggio particolarmente importante per gli Stati Uniti, che di certo non hanno dimenticato i recenti avvenimenti di Ferguson, dove il diciottenne Michael Brown è rimasto ucciso in una sparatoria, colpito da un poliziotto. Un decesso che ha fatto nascere importanti proteste e lo spunto per ricordare che "la maggioranza degli americani pensa che il sistema giudiziario tratti diversamente i cittadini in base alle diverse razze".

Obama ha chiesto un'inchiesta sulla gestione delle manifestazioni che sono scaturite dalla morte di Michael Brown. In molti hanno criticato una reazione giudicata esagerata da parte delle forze dell'ordine, che sono scese per le strade con mezzi più adatti a un teatro di guerra che a un contesto urbano.

Il presidente ha ricordato come il risultato di questa situazione sia "la diffusa diffidenza verso le forze dell'ordine, che correde l'intera America, non solo le sue comunità

afroamericane", rendendo i cittadini "riluttanti ad andare dalla polizia, perché non si fidano". "Non è questa la società che vogliamo - ha detto - non è questa la società che i nostri figli meritano".

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