Ora i migranti entrano in Europa attraverso la Romania

Da qualche settimana si è aperta una nuova rotta migratoria che parte dalle coste settentrionali della penisola anatolica e raggiunge la Romania attraverso il Mar Nero

Ora i migranti entrano in Europa attraverso la Romania

Come l'acqua di un torrente sbarrata da una diga, il flusso dei migranti diretti in Europa esonda, incontenibile, attraverso ogni pertugio, ogni foro, ogni fessura. S'insinua dovunque riesca a passare e prosegue ininterrotto da Asia e Africa verso il Vecchio Continente.

Chiusa la rotta balcanica, chiusa in un modo o nell'altro quella del Mediterraneo orientale grazie agli accordi con i vari governi libici e alle ancora più varie milizie locali, pare ora che i migranti abbiano trovato una nuova pista. Quella che dalla Turchia arriva fin dentro la Ue attraverso il Mar Nero. Ediretti in Romania. Partono dai dintorni di Cide, piccola località marittima sulle coste settentrionali della penisola anatolica.

Come racconta l'inviato della Stampa Niccolò Zancan, appena ieri la polizia turca ha fermato sulla spiaggia 82 disperati provenienti da Iraq e Siria. 146 erano appena partiti. Uomini, donne e bambini. Disposti a salire su barconi più o meno pericolanti per tentare di forzare uno dei pochi confini d'Europa non ancora militarizzati. La Grecia ha chiuso le porte ormai da un anno e mezzo, quando l'accordo con la Turchia di Erdogan ha sigillato la frontiera dell'Egeo. L'Ungheria ha costruito un muro ai confini meridionali, subito imitata da un buon numero di altri Paesi, fra cui Slovenia, Croazia e Bulgaria.

La Romania, invece, Paese in crescita ma comunque fra i più poveri dei Ventotto non si aspettava di essere meta dei viaggi della speranza.

È vero, i numeri sono contenuti, si parla di qualche decina di migranti a barcone. Ma durante l'estate sono già sette i trafficanti arrestati e processati dalla magistratura di Costanza. E il traffico rischia di aumentare.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica