"Aprire il confine con l'Italia sarebbe irresponsabile". Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz lo ha ribadito oggi in un’intervista al Tiroler Tageszeitung. Sullo sfondo c’è il braccio di ferro sui corridoi turistici "Covid-free". L’obiettivo di Vienna, evidentemente, è quello di far restare in Austria migliaia di vacanzieri tedeschi che in altri tempi avrebbero raggiunto le sponde del Garda o la Riviera Romagnola.
I controlli alle frontiere tra Austria, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, infatti, sono stati già allentati. E la libera circolazione potrebbe ripartire dal prossimo 15 giugno. I valichi del confine austro-italiano però restano blindati. "Non ci saranno corridoi turistici creati sulla base di accordi bilaterali", ha tuonato nei giorni scorsi il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Ma di fatto l’Italia viene ancora considerata terra di contagio.
Il nostro Paese resta nella "black list" ufficiosa di molti Stati europei. L’Austria, ha detto oggi Kurz, "ha un numero basso di infezioni da coronavirus" e questo "è molto gratificante". "Le misure, anche difficili, prese in modo repentino per contenere la pandemia e l'alto livello di disciplina della popolazione – ha aggiunto - hanno funzionato". Per questo motivo "è possibile ripartire prima di altri Paesi che hanno reagito in modo meno energico".
Il è proprio a Stati come l’Italia o la Spagna, che, ha commentato il cancelliere austriaco, "hanno anche danni umanitari ed economici maggiori". Il risultato è che l’Italia, almeno per quest’anno potrebbe dover dire addio ad una parte dei circa 12,2 milioni di villeggianti tedeschi che scelgono il nostro Paese.
Insomma, nonostante le rassicurazioni del capo della Farnesina, che lunedì scorso dopo una riunione dedicata ai flussi turistici in Ue con gli omologhi di Germania, Austria, Croazia, Cipro, Grecia, Spagna, Portogallo e Slovenia, aveva annunciato che in Europa non ci sarebbero stati "corridoi turistici creati sulla base di accordi bilaterali", l’Italia rischia di rimanere tra le mete sconsigliate per passare le prossime vacanze.
Già all’inizio di maggio la Bild pubblicizzava le spiagge della Croazia come alternativa "Covid-free" per salvare le ferie. Il Paese secondo il tabloid tedesco ha messo in atto "misure stringenti e tempestive per combattere il virus". Non solo. Nei giorni scorsi si vociferava che sul tavolo ci fosse anche la possibilità di aprire corsie preferenziali per le isole greche o per le Baleari.
"Cancelleremo gli altri paesi europei dalle liste di sconsiglio e ci aspettiamo reciprocità", ha fatto sapere Di Maio a margine del vertice di lunedì.
Ma è proprio su quest’ultimo punto che rischia di infrangersi la strategia del governo italiano per cercare di salvare la stagione turistica.Con l’Austria che alza muri e la solidarietà europea che, ancora una volta, rischia di vacillare.
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