Ora più che mai la Colombia deve correre. Perché il tempo per trovare un nuovo accordo con i guerriglieri delle Farc è molto poco e nel giro di poche settimane il cessate il fuoco concordato con le milizie di sinistra verrà meno, lasciando il Paese sudamericano in un limbo.
Ad annunciare la "data di scadenza" dell'intesa è stato oggi il presidente Juan Manuel Santos. Poco più di tre settimane: tanto è il tempo che è concesso ai negoziatori per tornare a trattare e trovare un punto di convergenza che sia gradito anche ai cittadini colombiani.
Se infatti un accordo era già stato trovato, e siglato tra il governo e la leadership del gruppo, rappresentata da Rodrigo Londoño, guerrigliero 57enne noto con il nome di battaglia di Timochenko, è stato il voto popolare a dire "no" a quell'intesa.
Più della metà dei votanti, con un'astensione che ha comunque sfiorato il 63%, si è espresso contro l'accordo che dopo 52 anni avrebbe permesso ai colombiani di ritrovare una pace piena. Tra le preoccupazioni principali del campo del "no" termini considerati troppo permissivi per gli ex guerriglieri.
Ora il presidente Santos ha in programma un incontro con Alvaro Uribe, ex numero uno del Paese e principale volto politico della campagna contro l'accordo. Secondo la stampa internazionale si tratterà del primo incontro tra i due da che l'attuale Capo di Stato ha assunto l'incarico.
Un tempo alleati, Uribe e Santos
avevano poi rotto proprio per la decisione del secondo di avviare le trattative per porre fine alla guerra con le Farc. Il presidente ha giurato di trovare una soluzione prima della fine del suo mandato, nel 2018.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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