“Stiamo vivendo in una sorta di nuova era vittoriana”. Chuck Palahniuk, uno degli ultimi scrittori di culto contemporanei, autore – tra gli altri – del romanzo Fight Club, stronca la sinistra liberal occidentale. E lo fa mentre rivendica a sé la “paternità” del termine ‘snowflakes’, letteralmente fiocco di neve, utilizzato nel dibattito pubblico anglosassone per criticare l’ipersensibilismo isterico delle nuove generazioni.
Palahniuk, intervistato dall’Evening Standard, ammette di essere il “padre” del termine che impazza nello scontro politico tra Stati Uniti e, adesso, anche in Inghilterra. “Sì, è vero. C’è un rigo, in Fight Club, in cui c’è scritto: Non sei speciale, non sei bellissimo, non sei unico come un fiocco di neve”. Dal romanzo al dibattito politico, ci sono voluti quasi vent’anni. Ma l'espressione coniata da Palahniuk ha conquistato persino le manifestanti della Women's March di Washigton che hanno rivendicato per sé questa definizione. E ci hanno giocato su per "avvertire" gli avversari: "L'inverno sta arrivando".
Ma per lo scrittore statunitense di origini ucraine oggi viviamo in una nuova era di conformismo e puritanesimo, ogni giorno più suscettibile. Su tutto. “Questa è una specie di nuova epoca vittoriana. Ogni generazione ha i suoi argomenti tabù. Ma i miei amici che insegnano al liceo mi dicono che per offendere gli studenti di oggi basta davvero poco”.
È un problema della cultura liberal, per lo scrittore che critica la sinistra che critica Trump, quella che – negli anni – si è cristallizzata come il movimento di opinione dei
perennemente indignati. Cosa che, irrilevante nei contenuti culturali, ha allontanato gli elettori dalla sinistra. A loro rivolge un consiglio, anzi dedica la sua "f***uta opinone". “Devono smetterla di essere sempre così offesi”.
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