La pandemia, e le conseguenti restrizioni alle libertà di movimento individuali, hanno determinato, oltre a un cambiamento dei costumi sessuali, un vero e proprio boom delle vendite di “bambole gonfiabili” e di “robot a luci rosse”. A segnalare tale incremento a livello mondiale degli acquisti dei prodotti citati è stata l’azienda Usa di articoli erotici Sex Doll Genie. Alla base dell’incremento marcato di ordinativi di robot e bambole erotici vi sarebbero sia le richieste di individui soli sia quelle di coppie.
In particolare, hanno affermato i rappresentanti della ditta, durante la pandemia vi sarebbe stato, rispetto all’anno precedente, un aumento di vendite degli articoli in questione, da parte di individui soli, pari al 52%,. Gli acquisti di sex doll e robot da parte di coppie sarebbero invece cresciuti, nello stesso periodo, del 33%.
La spesa per ciascuna bambola di ultima generazione può variare dai mille ai 10mila euro, a seconda delle opzioni e dei materiali usati.
L’impennata a livello mondiale dell’interesse verso gli automi a luci rosse starebbe di conseguenza spingendo sempre più case di tolleranza, da Vienna a Toronto, da Helsinki a Barcellona, a rifornirsi dei medesimi robot da compagnia erotica, per offrire agli avventori una potente e nuova attrattiva.
Gli articoli erotici oggetto del recente boom di vendite nel pieno della pandemia sono il risultato di anni di ricerche da parte di aziende tecnologiche di tutto il mondo. Alcune di queste sono riuscite a mettere a punto modelli capaci non solo di muovere le proprie braccia, ma di dare anche l'impressione che respirino, alzando e abbassando il loro petto.
Altri prototipi, invece, gemono come se provassero piacere, fanno l'occhiolino e possono persino avere la pelle d'oca.
Tra i robot a luci rosse di ultima generazione disponibili sul mercato internazionale ve ne sono alcuni dalle caratteristiche controverse. Ad esempio, tra gli automi incriminati spiccano quelli progettati per soddisfare le fantasie sessuali più spinte dei clienti, con robot dall’“aspetto di bambini”.
Certe bambole elettroniche, inoltre, sarebbero addirittura programmate per “rispondere alle fantasie di stupro degli acquirenti”.
Sugli articoli a luci rosse di ultima generazione infuria il dibattito tra favorevoli e contrari, con diversi accademici che accusano tali automi di rafforzare l'immagine di donne e bambini quali meri oggetti sessuali, di minare la soggettività delle lavoratrici dell'industria sessuale e di ridurre la capacità di empatia umana, con contestuale effetto di promuovere di fatto la violenza e di sfruttare la vulnerabilità emotiva dei consumatori.
Altri studiosi contestano le precedenti argomentazioni sostenendo che quei giocattoli erotici non farebbero affatto precipitare la gente nella perversione, in quanto i clienti che avrebbero acquistato gli automi durante la pandemia avrebbero dato prova, in generale, di volersi prendere cura
amorevolmente di questi ultimi. I robot erotici, inoltre, avrebbero contribuito a “migliorare la vita” degli acquirenti e a indurre le persone a nutrire “maggiore fiducia” in loro stesse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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