Il piano dello Stato islamico per colpire le spiagge Usa

Un adepto dell'Isis è stato arrestato oggi nel sud della Florida. Secondo l'Fbi voleva colpire l'America con armi di distruzione di massa

Il piano dello Stato islamico per colpire le spiagge Usa

Voleva fare una strage in nome dell’Isis nel luogo dove è nato, l’isola di Key West, un paradiso per i turisti nell’estremo Sud della Florida: un ragazzo di 23 anni, di nome Harlem Suarez, anche noto come Almlak Benitez, è stato arrestato e oggi formalmente incriminato per aver progettato di usare un’arma di distruzione di massa negli Usa.

Secondo le accuse, Almlak Benitez aveva progettato di riempire uno zaino di esplosivo, di seppellirlo sotto la sabbia bianca di una spiaggia e di farlo poi esplodere al momento opportuno con un telefono cellulare usato come telecomando. Aveva anche previsto di mettere nello zaino un gran numero di chiodi, per rendere l’esplosione più letale possibile.

Ma evidente si è mosso in maniera palesemente sospetta ed è caduto nella rete dell’Fbi. Già lo scorso aprile aveva attirato l’attenzione degli agenti federali postando sulla sua pagina Facebook materiale e commenti inneggianti allo Stato Islamico. Aveva poi fatto via internet ricerche sugli esplosivi e sulle celebrazioni per il 4 luglio, la festa dell’Indipendenza Usa. Con ogni probabilità aveva pensato di agire proprio in occasione di una data altamente simbolica.

A maggio, secondo fonti Fbi citate dalla Abc, aveva poi registrato un video con lo scopo di incentivare il reclutamento in cui affermava che "distruggeremo l’America, e la divideremo in due. Innalzeremo la nostra bandiera nera sulla Casa Bianca e su qualsiasi presidente ci sarà". Aveva poi ordinato anche un mitra kalashnikov online, che è stato intercettato dagli agenti prima che gli venisse consegnato.

Ieri ha poi infine ottenuto una elemento fondamentale della bomba che intendeva realizzare, ma che era in realtà un falso e che gli è stato consegnato dagli agenti Fbi sotto copertura, che lo hanno quindi arrestato. Oggi è stato poi infine incriminato. "In base alle accuse, Harlem Suarez, un sedicente adepto dello Stato islamico, ha consapevolmente tentato si usare un arma di distruzione di massa, uno zaino-bomba, negli Stati Uniti", ha affermato un assistente del procuratore generale, Carlinn May.

E il suo caso non è isolato. Seconda la Cnn, dall’inizio dell’ anno sono 51 le persone con progetti simili arrestate e incriminate dalle autorità Usa. Sono i cosiddetti "lupi solitari" dell’estremismo islamico.

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