Londra, la polizia cede al politically correct: "Il 40% dalle minoranze"

Messa sotto pressione dalle proteste di Black Lives Matter e dal sindaco Sadiq Khan, la polizia di Londra dovrà accettare un piano che prevevede di assumere, fra le nuove leve, un 40% proveniente dalle minoranze etniche

Londra, la polizia cede al politically correct: "Il 40% dalle minoranze"

La polizia metropolitana di Londra, dovrà assumere il 40% delle nuove reclute provenienti da minoranze etniche. Troppi i bianchi nelle fila della polizia britannica, secondo i progressisti, che ora deve cedere al politicamente corretto e alla politica dell'identità per mettersi al ripaso dalle critiche. Di chi è quest'ideona? Come riporta il Guardian, naturalmente del sindaco di Londra, Sadiq Khan, e arriva dopo le proteste di Black Lives Matter che hanno scosso gli Stati Uniti nei mesi scorsi scoppiate dopo la morte dell'afroamericano George Floyd. Il commissario Cressida Dick ha dovuto ammettere che la forza di polizia non è esente "da razzismo o discriminazioni" e ha dovuto accettare suo malgrado il nuovo piano. Il capo della polizia, riferisce sempre il Guardian, è stato messo sotto pressione a causa di una serie di presunti episodi razzisti di cui sarebbe stata protagonista la polizia, tra cui fermi e perquisizioni di persone ai danni di persone di colore. Secondo il sindaco Sadiq Khan i neri nella capitale hanno circa sei volte più probabilità dei bianchi di essere fermati mentre guidano, anche se la polizia ha sempre negato che si tratti di "razzismo sistemico".

Il nuovo obiettivo include anche una spinta a reclutare nuovi ufficiali da Londra piuttosto che dalle aree circostanti: una politica adottata per la prima volta quando Boris Johnson era sindaco di Londra e poi abbandonata. Il sindaco di Londra ha inoltre sottolineato che "c'è ancora molto lavoro da fare per eliminare i pregiudizi consci e inconsci e il razzismo sistemico che ancora esiste nelle nostre istituzioni pubbliche e nella nostra società nel suo insieme. È essenziale ascoltare e rispondere alle frustrazioni espresse dalle comunità afroamericane riguardo all'ingiustizia razziale e sociale che vedono quando interagiscono con le nostre istituzioni pubbliche - dal servizio di polizia al sistema educativo, ai tribunali, ai media e oltre".

Invece che investire in formazione e nell'avere degli agenti di polizia più preparati, il sindaco di Londra istituisce delle quote come se queste potessero risolvere in qualche modo il problema. E come se il colore della pelle determinasse la capacità e la professionalità di una persona: non è forse questo razzismo? I politicamente corretti, nel nome della politica dell'identità che sta investendo tutto l'occidente, possono tutto. Un'azione che nel migliore dei casi potrebbe rivelarsi completamente inutile, considerando anche che su 32.600 agenti di polizia, 5.000 provengono già da minoranze etniche (afroamericani, asiatici, eccetera). Come riporta La Verità, si tratta del 15 per cento sul totale dei 32.600 operatori: un numero abbastanza significativo, che anzi risulta già il più alto nell'ambito delle forze di pubblica sicurezza del Paese.

Ma che ancora non è abbastanza secondo il sindaco di Londra Sadiq Khan. Il suo obiettivo è arrivare a una rappresentanza pari al 40 per cento perché tale è la percentuale di queste minoranze all'interno della popolazione della capitale.

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