La donna morta dopo essere stata investita da un'auto a guida autonomia non si sarebbe salvata se al volante ci fosse stata una persona.
A scagionare l'auto che si guida da sola di Uber è la polizia di Tempe, la cittadina della Florida dove si è verificato l'incidente mortale. "È probabile che lnon abbia colpe", ha detto un portavoce al San Francisco Chronicle. Da uno dei video girati dall'interno dell'auto e osservato dalle forze dell'ordine, infatti, si intravederebbe solo "un'ombra" e pare "molto chiaro che sarebbe stato difficile evitare la collisione in ogni caso".
A bordo, come previsto dai test, c'era un guidatore chiamato a supervisionare l'esperimento e prendere il controllo in caso di emergenza. L'uomo, interrogato dalla polizia, ha detto che la donna è apparsa davanti all'auto "come un flash". Tanto che "il primo segnale di allarme dell'auto è coinciso con il suono dello scontro". Una versione confermata anche dall'assenza di significative tracce di frenata prima della collisione. La polizia ha spiegato che la vittima avrebbe attraversato la strada in un punto rischioso e poco illuminato, a un centinaio di metri dall'attraversamento pedonale più vicino. I primi rilievi, però, non scagionano ancora Uber.
La vettura viaggiava a 38 miglia orarie in un'area con il limite a 35. Ed essendo il primo caso di pedone ucciso da un'auto driverless, si va avanti a piccoli passi, anche perché non esiste un preciso quadro legale per accertare le eventuali responsabilità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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