Il principe Harry si sente in colpa per non aver salutato il nonno

Un insider assicura che il principe Harry si sentirebbe in colpa per non aver potuto salutare il nonno un’ultima volta, quando era ancora vivo

Il principe Harry si sente in colpa per non aver salutato il nonno

Il principe Harry è tornato a Londra, ma troppo tardi per poter riabbracciare il nonno, che non vedeva da più di un anno. Benché i due avessero molto in comune, una certa somiglianza fisica, la carriera nella Royal Navy, l’indole indomabile, la vita li ha allontanati. Tra loro, infatti, si è frapposto l’oceano e una totale divergenza d’opinioni relativa al servizio da rendere alla Corona.

Filippo e Harry diversi eppure simili

Filippo è sempre stato ligio al dovere, tradizionalista, discreto, concreto, per nulla incline al pettegolezzo e alle polemiche. Il duca di Sussex, invece, viene definito il ribelle, la pecora nera, quello che ha rotto la tradizione e infranto il protocollo, finendo travolto dalla Megxit che lui stesso e Meghan Markle hanno provocato. Nonostante tutto, però e prima di ogni altra cosa il principe Harry e il duca di Edimburgo sono stati un nipote e un nonno.

Si sono voluti bene oltre le incomprensioni. Il principe Filippo non ha risparmiato critiche Harry, ma il grande affetto nei suoi confronti non è mai venuto meno. Una fonte ha dichiarato a Us Weekly: “Filippo e Harry avevano un rapporto molto stretto. Anche se nell’ultimo anno della vita di Filippo non hanno comunicato molto, Filippo ha pensato con grande affetto a suo nipote e viceversa”.

Il senso di colpa del duca di Sussex

Per questo, ora, il cuore del principe Harry sarebbe gonfio di rimpianto per non aver rivisto il nonno da vivo, almeno un’ultima volta. Un altro insider ha confessato a Us Weekly: “Si sente profondamente in colpa per non essere stato lì a dirgli addio di persona”. Convivere con questo macigno non sarà facile per il duca. Impossibile dimenticare, per esempio, che Filippo si occupò di consolare i nipoti dopo la morte di Lady Diana.

Camminò accanto a loro, dietro al feretro della principessa del Galles e cercò, nei mesi successivi, di tenerli occupati, distraendoli perché non fossero sopraffatti dal dolore. Il principe Filippo, però, non è mai riuscito a giustificare la scelta di Harry di lasciare la famiglia. Quando ci fu il vertice di Sandringham, per mettere nero su bianco le condizioni della Megxit, il consorte di Sua Maestà si rifiutò di presenziare.

La follia dell’intervista

La notizia dell’intervista di Harry e Meghan con Oprah, poi, lo avrebbe scosso. In un primo momento la sovrana non gli avrebbe rivelato tutta la verità sul peso mediatico della chiacchierata con la Winfrey, temendo che la salute del marito, già cagionevole e provata dal ricovero, potesse risentirne. Alla fine, però, quando si sarebbe decisa a vuotare il sacco, il principe Filippo avrebbe commentato: “È una follia”. Tutto il suo disappunto concentrato in tre parole. A quanto pare, però, nessuno dei due avrebbe davvero cercato di avvicinarsi all’altro, forse pensando, a torto e come spesso accade in questi casi, di avere ancora tempo.

La regina Elisabetta avvistata in auto verso Frogmore Cottage

Ed ecco il colpo di scena che riaccende la speranza. La regina Elisabetta è stata avvistata al volante della sua Jaguar verde. È la prima volta, da quando è morto il principe consorte, che viene fotografata. Foulard annodato sotto al mento, occhiali scuri, Sua Maestà stava portando i suoi cani a passeggio nei giardini. Stando alle indiscrezioni la sovrana, in questi giorni dolorosi, ha trovato conforto nei suoi amati Muick and Fergus, il corgi e il dorgi arrivati a Palazzo nel periodo del ricovero di Filippo.

I giardini a cui accennavamo sono i Frogmore Gardens, non lontano da Frogmore Cottage, dove il principe Harry sta trascorrendo il suo isolamento, da cui potrà uscire solo per recarsi al funerale del principe Filippo.

È vero che il duca di Sussex deve attenersi scrupolosamente alle norme anti-Covid, ma chissà se nonna e nipote, magari da lontano, si sono già rivisti e, magari, scambiati un saluto che possa essere il primo passo verso una fase di distensione.

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