La video-lezione serale tenuta ultimamente da un professore brasiliano si è trasformata improvvisamente in una “notte di terrore”, dato che, mentre il docente era collegato tramite Zoom con i suoi studenti, dei ladri gli sono piombati in casa aggredendolo. L’uomo rimasto vittima di tale violazione di domicilio in diretta è il 51enne Mario Candido Santos, insegnante di materie ragionieristiche presso un’università privata. Egli è stato sorpreso dai malviventi mentre era appunto a casa sua, situata nella città di San Paolo, al lavoro con il suo portatile, in video-collegamento con una ventina di iscritti al suo corso.
Nel corso della lezione da remoto, il 51enne, questo mercoledì sera, è stato sorpreso alle spalle da dei ladri intrufolatisi allora nella sua abitazione. L’aggressione è stata quindi immortalata, istante per istante, dalla videocamera del computer di Santos.
Nella relativa ripresa, si vede apparire, alle spalle dell’insegnante intento a parlare agli studenti video-collegati, un gruppo di persone con i volti coperti. Una di queste, si nota nel prosieguo del clip, provvede a mettere una mano sulla bocca del professore, facendo di conseguenza cadere quest’ultimo vittima dello shock e del terrore.
Il medesimo video mostra successivamente altri membri della gang avvicinarsi a turno al docente immobilizzato e minacciarlo, per poi aggirarsi per l’abitazione in cerca di oggetti di valore. La ripresa si conclude con i ladri che coprono con un telo bianco la testa del docente terrorizzato.
Nel razziare la casa del professore, i delinquenti non si sono però resi conto che la loro violazione di domicilio stava venendo trasmessa in diretta su Zoom dalla video-camera del portatile del docente, dato che l’apparecchio era rimasto acceso e collegato con gli studenti che stavano seguendo la lezione. Essendo rimasto in piedi il collegamento video mentre andava in scena il crimine ai danni di Santos, qualcuno dei medesimi ragazzi, testimone in diretta di ciò che stava accadendo in casa dell’insegnante, poteva benissimo chiamare la polizia. E così è stato.
Una volta intervenuti gli agenti, il 51enne è stato finalmente liberato e il furto sventato. Il malcapitato ha così potuto raccontare alle emittenti locali i dettagli della sua disavventura, affermando che i ladri, dopo averlo immobilizzato, avrebbero incominciato a dirgli, con tono minaccioso, le seguenti parole: “Stai calmo. Questa è una rapina. Stiamo per svaligiare la tua casa. Dove è tua figlia? Dove è il denaro? E dove è il resto del bottino?”.
Dopo essersi avventati su di lui, secondo la ricostruzione del docente, i malviventi avrebbero preso in ostaggio la figlia 23enne del primo, che si trovava allora in casa con lui, incinta di otto mesi. La banda avrebbe quindi immobilizzato Santos e sua figlia legando loro le mani, per poi condurli nella cucina dell’abitazione e coprire le teste dei due.
L’intervento tempestivo della polizia, sollecitato dalle telefonate degli alunni del docente e favorito dal fatto che i ladri non si erano accorti di essere stati ripresi in diretta, ha così portato all’arresto di tutti i responsabili della violazione di domicilio. Gli agenti hanno infatti fermato cinque persone, con età che vanno dai 16 ai 21 anni. Uno dei membri della banda, all’arrivo delle forze dell’ordine presso il domicilio di Santos, avrebbe tentato la fuga, mentre gli altri si sarebbero invece subito arresi alla vista dei poliziotti. Due componenti del branco malavitoso, ossia quelli più grandi di età, sono stati sottoposti a custodia cautelare in carcere e incriminati per rapina e corruzione di minori. La polizia ha contestualmente avviato le ricerche per il recupero di tutti i beni rubati finora dalla gang, per lo più orologi, cellulari e denaro contante.
Il professore sembra però non essersi ancora ripreso dalla paura vissuta in quegli attimi, rivelando alle emittenti del posto: “È
stata una notte di terrore, anche perché si sono avventati su mia figlia facendomi assistere al momento in cui la immobilizzavano. Non facevano altro che ripetere: ‘O ci dai i soldi, o faremo del male alla ragazza’”.
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