Proteste in Cile, manifestanti assaltano una chiesa e bruciano le immagini sacre

I vescovi cileni hanno condannato il gesto sacrilego e la diocesi di Santiago ha invitato i fedeli a pregare affinché la pace torni nel Paese

Proteste in Cile, manifestanti assaltano una chiesa e bruciano le immagini sacre

Le proteste antigovernative in corso in Cile, iniziate per denunciare l’aumento delle tariffe del trasporto pubblico, hanno assunto di recente una valenza anticristiana.

Fox News riferisce infatti che, durante gli ultimi cortei di contestazione organizzati a Santiago, alcuni manifestanti hanno profanato un luogo di culto, identificato dal servizio radiotelevisivo vaticano con la parrocchia de La Asuncion. Secondo l’emittente americana, dei soggetti incappucciati hanno fatto irruzione in una chiesa cattolica della capitale e l’hanno “razziata”.

Alla base della versione fornita da Fox News vi sono delle foto scattate dai cronisti di Associated Press, che immortalano appunto dei vandali intenti a deturpare l’edificio religioso cileno e a portare via gli arredi sacri lì custoditi, nonché a sfigurare le immagini dei santi.

Il racconto del network Usa prosegue stabilendo che i responsabili dell’assalto alla chiesa hanno "accatastato sulla strada" panche per i fedeli, statue a tema religioso e icone. Gli oggetti in questione, nelle intenzioni degli autori del raid, dovevano servire a rafforzare le barricate erette dai manifestanti per proteggersi dalle cariche delle forze dell’ordine.

I simboli del luogo di culto, una volta ammassati, sono stati dati alle fiamme, così da dare vita a una pira che tenesse ancora più lontana la polizia dai cortei di protesta.

Il racconto fatto dall’emittente statunitense è stato confermato dal portale web Church Pop, che ha pubblicato numerose immagini e video della razzia compiuta all’interno della chiesa cattolica.

La Conferenza episcopale cilena, tramite una nota citata dai media vaticani, ha condannato tale gesto sacrilego dichiarando che “ogni attacco alle chiese e ai luoghi di preghiera, diretti a oltraggiare Dio e i credenti, sono causa di grande dolore”.

Celestino Aós, amministratore apostolico della diocesi di Santiago, vacante dal marzo

scorso, ha reagito alla notizia del raid contro la parrocchia de La Asuncion rivolgendo ai fedeli, tramite il sito web diocesano, un’esortazione a pregare la Vergine Maria e San Francesco affinché la pace torni in Cile.

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