“Buonasera signor ministro, come sta?”. Inizia così una telefonata che ha dell’incredibile tra il ministro della Difesa spagnolo, Marisa Dolores de Cospedal, e il “ministro della Difesa” della Lettonia. Incredibile perché soltanto dopo si è scoperto che il ministro in questione non era affatto il titolare del dicastero lettone, ma un umorista russo, Alexei Stoliarov, che insieme al collega Vladimir Kuznetsov si diverte a compiere scherzi telefonici di “alto livello”. In questo caso, il comico, presunto ministro lettone, chiamava il ministro spagnolo con importantissime rivelazioni sulla Catalogna. Rivelazioni che avevano quale scopo quello di dimostrare, senza il minimo dubbio, che dietro la grande ascesa dell’indipendentismo catalano vi fossero i russi. All’inizio, il finto ministro sonda il terreno, chiedendo le ultime sulla questione catalana e se ci sono problemi con “il nostro vicino”, cioè la Russia. E qui già s’inizia a comprendere che il discorso verterà principalmente sulle presunte interferenze russe nella lotta per l’indipendenza della Catalogna, tema considerato centrale nelle ultime settimane in tutta la Spagna. Il ministro spagnolo inizia quindi a spiegare al suo interlocutore che il governo di Madrid ha già dati a sufficienza per dimostrare che esiste una rete legata al territorio russo e al Venezuela dietro le fake news e la circolazione di notizie che hanno alimentato il sentimento catalanista. Con il ministro spagnolo che ci tiene a precisare che si parla di territorio russo ma non di legami accertati con il governo russo.
Da qui iniziano le scottanti, scherzose, rivelazioni del ministro lettone che mandano nel panico la Difesa della Spagna. La prima è che la Catalogna potrebbe trasformarsi in una nuova Crimea. È questo l’obiettivo russo secondo l’intelligence lettone e la Lettonia sarebbe pronta a scendere in campo per difendere l’integrità della Spagna. La seconda notizia, che allerta ancora di più il ministro spagnolo, è che il 50 per cento dei turisti russi presenti in Catalogna in questo momento è rappresentato da agenti al soldo del Cremlino. Tutte spie russe mandate lì per collaborare con gli indipendentisti e creare sempre più vincoli fra i secessionisti e la Federazione Russa. Ogni minuto che passa, l’incredulità del ministro Cospedal aumenta. Ma ecco che arriva la terza notizia che fa destabilizzare completamente il capo della Difesa di Madrid: Puigdemont è un agente russo, il suo nome in codice è “Cipollino” (in riferimento a un personaggio comico) e lavora da tempo con i servizi segreti di Mosca, “non dovete giocare con lui”. La tensione comincia ad essere palpabile. Il ministro Cospedal rimane in silenzio poi inizia a domandare da quanto tempo in Lettonia sanno di questo legame di Carles Puigdemont con i servizi russi e che ne avrebbe parlato immediatamente con il primo ministro Rajoy perché “è importante che si conosca la verità” perché “sapevamo quello che stava facendo, ma non che la relazione fosse così stretta”. Con l’ultima rivelazione che arriva invece, questa volta, dal ministro spagnolo: “Sappiamo che stanno lavorando attraverso Russia Today”. La telefonata poi si conclude parlando di un futuro incontro tra Rajoy e il primo ministro lettone per parlare di questa questione.
Soltanto una volta pubblicato il video, il ministro spagnolo ha compreso che si fosse trattato di uno scherzo, imbarazzando tutto il ministero e il governo spagnolo.
Un imbarazzo che però deve fare i conti ora con le richieste di chiarimenti da parte dell’opposizione, che si domanda come sia possibile che un ministro diventi preda di scherzi telefonici e per di più sia contattato direttamente, a un numero l’altro invisibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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