Torna a farsi sentire Vladimir Putin. Lo fa con un'intervista in tv (a Russia 1) alla vigilia dell’anniversario dell’annessione della Crimea. Il presidente ripete quanto già detto molte altre volte: sono gli americani i "burattinai" del colpo di Stato a Kiev che portò - lo scorso anno - alla destituzione di Viktor Yanukovich in Ucraina. Gli Usa, prosegue, "hanno addestrato i nazionalisti" i quali volevano "rimuovere fisicamente Yanukovich". L’intervista è stata trasmessa oggi ma non si precisa quando sia stata registrata. Resta, dunque, il "mistero" su dove sia finito Putin, che da giorni non si fa vedere in pubblico. Intanto il responsabile per la stampa del Cremlino si è rifiutato di commentare dove si trovi il presidente. L’ultima apparizione in diretta televisiva di Putin risale al 5 marzo scorso, e ciò ha scatenato una ridda di ipotesi su Internet, malgrado le versione ufficiale ribadisca che il presidente è regolarmente al lavoro al Cremlino.
Putin afferma che la vita dell’ex presidente dell’Ucraina era in pericolo a causa della "rivoluzione" scatenata per conquistare il potere a Kiev. "Per noi fu chiaro, e abbiamo ricevuto informazioni in tal senso, che c’era un piano non solo per la sua cattura ma anche per la sua eliminazione fisica. Come ha detto un famoso personaggio storico, niente persone, niente problema".
Yanucovich era stato rovesciato nel febbraio dell’anno scorso dopo le dure proteste scatenatesi a seguito della sua decisione di bloccare il negoziato tra Kiev e l'Ue. Per il presidente russo salvare la vita di Yanukovich e la sua famiglia è stata "una buona azione".
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