A 10 mesi dalla strage compiuta dai fratelli Kouachi parla Valerie M., l’ultima amante di Charb, il disegnatore e direttore di Charlie Hebdo, ucciso il 7 gennaio scorso. Le parole della donna aprono prospettive nuove nell’attentato alla redazione del giornale satirico: "La verità su Charlie - dice Valerie - è ancora lontana".
Secondo la donna, che trascorse con Charb anche l’ultima notte prima dell’attentato, diversi elementi non sarebbero stati presi in considerazione dagli inquirenti. E si tratta, dice, di aspetti "inquietanti".
"Charb - racconta Valerie a Le Parisien - era alla disperata ricerca di 200.000 euro", il buco nelle casse del giornale. Usciva la sera a cena, testimonia la donna, "con uomini d’affari mediorientali", era convinto di riuscire ad "affascinarli". E alla vigilia dell’attentato, confidò a Valerie di essere riuscito a trovare 100mila euro. Dove sia finito questo denaro, è uno dei misteri "inquietanti", secondo la donna.
Insieme all’allarme suscitato in Charb, la mattina al risveglio, quando scese a comperare dei croissant sotto casa, da "un’auto nera con i vetri
oscurati". A concludere la serie di misteri, la strana coincidenza della visita di presunti ladri, pochi giorni dopo la strage, nell’appartamento di Charb. Dove furono, a quanto sembra, portati via soprattutto documenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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