Quindici Stati contro Trump sui figli di migranti irregolari

La Casa Bianca avverte: in 6 mesi decidiamo noi. E si prepara la maxi-causa

Quindici Stati contro Trump sui figli di migranti irregolari

Sei mesi di tempo perché il Congresso decida sulla questione dei figli dei migranti arrivati illegalmente negli Stati Uniti da bambini. Se non si riuscirà ad arrivare a una soluzione - e Trump ricorda che non ci si riuscì con l'amministrazione Obama - allora la Casa Bianca prenderà in mano la cosa di persona, agendo per decreto.

È questo l'avvertimento che da Washington arriva alla politica americana, mentre a quanto riferisce l'Associated Press sono quindici gli Stati pronti a mettere i bastoni tra le ruote al presidente e muoversi contro la cancellazione del piano "Dreamers", il programma di protezione che ora è in bilico.

Sono 800 mila i giovani che rientrano nel piano conosciuto con l'acronimo inglese Daca (Deferred Action for Childhood Arrival).

E contro un'abolizione si sono schierati lo Stato di New York, quello della California ma pure Washington, mentre il Los Angeles Times fa i conti in tasca all'amministrazione e avverte: "Senza i Dreamers (ndr questo il nome con cui sono conosciuti i migranti arrivati da bambini negli Stati Uniti) ci saranno importanti ripercussioni economiche".

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