Lo sfregio a Putin: cosa hanno trasmesso gli hacker alla radio

Un attacco hacker è alla base di alcuni brani contro la guerra e dell'inno nazionale ucraino trasmessi su Kommersant FM, radio molto popolare in Russia: ecco cosa è successo

Lo sfregio a Putin: cosa hanno trasmesso gli hacker alla radio

Poteva essere l'inizio, ancor più bello perché imprevisto, di una ventata di cambiamento e un segnale distensivo ma è stato un brutto scherzo giocato dagli hacker: sulla radio russa Kommersant FM, per quasi un'ora, sono andate in onda canzoni patriottiche ucraine e russe contro il conflitto in corso tra Mosca e Kiev. Chissà cosa avranno pensato i radioascoltatori che si sono visti passare brani a ripetizione quali "Non ho bisogno di una guerra", brano del gruppo russo "Nogu Svelo", popolare rock band di Mosca.

La voce di Lavrov

Secondo le fonti, prima dell'interruzione della trasmissione a seguito dell'attacco dei pirati informatici, il montaggio operato dagli hacker sarebbe stato fatto ad arte anche con la voce del ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, con alcuni spezzoni di dichiarazioni fatte nel corso del conflitto. Non si conosce l'esatta natura delle parole inserite nel brano ma, trattandosi di uno "scherzo" contro la guerra di Putin, è probabile che non siano state inserite dichiarazioni contro l'Occidente o a favore del nucleare come più volte accaduto in questi tre mesi e mezzo di conflitto.

"Qualcuno ha una coscienza"

Prime reazioni dell'accaduto non sono mancate sui social, Twitter in primis. "Forse hanno hackerato la radio russa Kommersant che, secondo Grozev, sta suonando ininterrottamente canzoni ucraine e canzoni contro la guerra. O sono hacker o qualcuno lì ha scoperto di avere una coscienza", ha twittato Han Skelsen, che ha tirato in ballo quando annunciato prima da Christo Grozev, giornalista investigsativo bulgaro, tra i primi ad essersi accorti dell'anomalia. "Ascolta finché puoi", ha twittato, sorpreso di quanto stesse accadendo. Non soltanto canzoni: un altro utente giura anche di aver sentito l'inno nazionale ucraino.

Gli attacchi dei russi

Una volta tanto, stavolta, sono stati i russi a subire un attacco hacker: come abbiamo visto su InsideOver, nei giorni scorsi è stato addirittura il Costa Rica bersaglio degli attacchi informatici di Mosca. Ma anche l'Italia, come abbiamo scritto sul Giornale.it, se l'è vista brutta quando il collettivo Killnet ha deciso di passare al contrattacco annunciano "un colpo irreparabile all'Italia" che poi, in realtà, non è avvenuto. Killnet era stato lo stesso che, nelle settimane precedenti, aveva attaccato i portali web di Senato, ministero della Difesa, Polizia e Csm.

Proprio due giorni fa, però, si era lamentato anche Andrei Krutskikh, rappresentante speciale di Putin per la "Cooperazione Internazionale nel Campo della Sicurezza delle Informazioni, Direttore del Dipartimento della Sicurezza Internazionale delle Informazioni del ministero degli Affari Esteri", affermando che "l'infrastruttura critica della

Russia è soggetta ad attacchi informatici da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, anche dal territorio dell'Ucraina". Chissà che, in questo caso, non si sia trattato di propaganda ma abbia davvero avuto ragione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica