Raggiunta l'intesa: tregua a Gaza dalle 2 di notte

La tregua è stata concordata dopo che il gabinetto di sicurezza israeliano aveva votato all'unanimità per la cessazione di ogni violenza a Gaza

Raggiunta l'intesa: tregua a Gaza dalle 2 di notte

Dopo 11 giorni di lanci di razzi e di raid aerei, scatterà finalmente la tregua tra Israele e Hamas nel conflitto di Gaza. L'interruzione delle ostilità diverrà efficace stanotte alle 2, dopo che le autorità dello Stato ebraico e i vertici di Hamas, con l'intervento mediatore dell'Egitto, si sono espressi favorevolmente sulla proposta di fare rientrare in caserma soldati e miliziani. La pressione diplomatica internazionale sull'esecutivo Netanyahu e sull'organizzazione palestinese è stata, nelle ultime ore, particolarmente forte, fino a quando, questa sera, il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato il cessate il fuoco.

Tale organo del governo dello Stato ebraico, riunitosi apposta per fronteggiare la crisi in corso nella Striscia, ha infatti votato all'unanimità a favore della cessazione di ogni violenza a Gaza, proponendo contestualmente le due di notte quale orario dopo il quale fare scattare il cessate il fuoco. Dopo il verdetto unanime del gabinetto di sicurezza, la stessa istituzione ha dato mandato al consigliere per la sicurezza nazionale Meir Ben-Shabbat di iniziare i colloqui con l'Egitto per definire i dettagli della tregua, compresa appunto l'ora di entrata in vigore di quest'ultima. La proposta israeliana doveva qundi essere vagliata dagli emissari di Hamas e alla fine, grazie alla mediazione del Cairo, l'offerta, hanno annunciato organi di informazione israeliani e libanesi, è stata accettata dal movimento palestinese. Sempre secondo le fonti citate, la tregua non è unilaterale, ma è vincolante sia per le autorità di Gerusalemme sia per i miliziani arabi.

Anche oggi hanno risuonato in Israele le sirene anti-razzo, quale segnale di avvertimento alla popolazione circa i colpi di mortaio in arrivo contro lo Stato ebraico e provenienti dalle basi di Hamas nella Striscia. La giornata era stata inoltre caratterizzata dagli appelli di importanti politici isrealiani affinché l'esecutivo Netanyahu raccogliesse le sollecitazioni provenienti dalla Casa Bianca, auspicanti l'immediata cessazione delle violenze in Medio Oriente. Il leader del Likud aveva però risposto a tali inviti denunciando la presenza dell'Iran dietro gli attacchi scagliati da Gaza dai miliziani palestinesi contro il territorio israeliano.

Sempre oggi, l'ong Medici Senza Frontiere (Msf) aveva accusato l'esecutivo di Gerusalemme di avere negato ai membri della prima l'ingresso nella Striscia, impedendo così l'arrivo di tempestivi soccorsi umanitari in quell'enclave martoriata.

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