Nelle ultime settimane si sono susseguite le ipotesi più fantasiose sulla sparizione dalla scena pubblica del dittatore nord coreano Kim Jong-un. Vittima di un complotto? O di una passione che rasenta la dipendenza per il formaggio Emmental? Stroncato dai 20 chili che ha accumulato da quando ha preso le redini del paese in seguito alla morte del padre?
Il complotto non c'è e il sovrappeso centra relativamente. A tradire il numero uno della nomenklatura nord coreana sono stati i tacchi. Nel tentativo di sembrare più alto del suo metro e settanta il pingue Kim usava dei tacchi interni nelle scarpe, invisibili a occhi esterni. Se un intero paese si piega al suo minimo desiderio così non è stato per le caviglie dell'amato leader che sotto i suoi cento chili hanno preferito la sedizione spezzandosi in più punti.
Secondo fonti dell'intelligence di Seul, Kim Jong-un ha passato il mese di settembre in una clinica riservata ai papaveri del partito comunista nord coreano dove sta trascorrendo il periodo di riabilitazione dopo l'intervento per ricomporre le fratture. Il leader di Pyongyang aggiunge le caviglie deboli a una serie di probelmi di salute da manuale.
Abuso di tabacco e alcol oltre a malattie ereditarie tra cui gotta, diabete e alta pressione sanguigna sono i peggiori nemici per la stabilità dell'ultimo regime comunista al mondo, come dimostra il continuo via vai di medici specialisti tra l'Europa e la Corea del Nord.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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