La rotta balcanica è chiusa: ora i migranti arriveranno in Italia via mare

Dopo la Slovenia anche Serbia, Croazia e Macedonia chiudono passaggio. Ora gli immigrati arriveranno in Italia via mare

La rotta balcanica è chiusa: ora i migranti arriveranno in Italia via mare

La strada seguita dagli immigrati, che dalla Turchia cercano di raggiungere l'Europa occidentale, è sempre più difficile. Dopo la Slovenia, che dalla mezzanotte scorsa accetta solo i richiedenti asilo oppure casi particolari per motivi umanitari, anche la Serbia, la Croazia e la Macedonia hanno annunciato che procederanno nello stesso modo e non consentiranno più il passaggio ai profughi. Ai disperati non resterà che raggiungere l'Italia imbarcandosi nell'Adriatico. Qui sanno di poter contare sull'accoglienza buonista di Matteo Renzi che dopo anni di invasione non ha ancora presi misure per difendere le nostre frontiere.

Dall'inizio dell'anno a ieri, sono sbarcati sulle nostre coste 9.307 immigrati, contro i 9.117 dell'anno passato nello stesso periodo. "Nella prima fase dell'anno c'era stato un incremento significativo - ha spiegato il sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione, nel corso di un'audizione davanti al Comitato Schengen - poi in parte recuperato: il balzo in avanti non c'è stato". Da registrare anche "un flusso via terra", per lo più di afgani e pachistani di rientro dall'Austria. Quelli rintracciati tra il primo gennaio e ieri sono stati 1.654, "un dato non comparabile perché di rilevazione recente". Nel 2015 gli sbarcati erano stati 153.842, a fronte dei circa 170mila dell'anno precedente. "A parte il leggero calo, ciò che e veramente cambiato da un anno all'altro è l'origine dei flussi - ha spiegato Manzione - siriani ed eritrei, che nel 2014 erano numerosissimi, nel 2015 sono infatti fortemente diminuiti". Diminuzione confermata nei primi mesi di quest'anno, "dal momento che siriani ed eritrei preferiscono decisamente la rotta balcanica".

Il report di Manzione non potrà valere per il resto dell'anno. Perché la rotta balcanica è ormai definitivamente chiusa. "Il flusso irregolare di migranti lungo la rotta dei Balcani occidentali è finito - ha detto il presidente del consiglio europeo Donald Tusk - non è una questione di azioni unilaterali, ma una decisione comune a 28". La Serbia, dopo la comunicazione del ministero degli Interni sloveno, ha detto di "non poter accettare di diventare un centro di accoglienza di profughi". Anche il ministero degli Interni croato ha detto alla tv Rtl che il suo Paese permetterà il passaggio solo a migranti con passaporti validi. Analoghe misure sono state infine decise anche dalla Macedonia. L'Ungheria, poi, manderà altri poliziotti e soldati a controllare i confini meridionali del Paese, mentre si prepara a costruire entro una decina di giorni una barriera alla frontiera con la Romania per fermare gli arrivi degli immigrati. "Rafforzeremo la protezione dei nostri confini - ha annunciato il ministro dell'Interno, Sandor Pinter - e dichiariamo lo stato di crisi a causa dell'immigrazione per l'intero Paese".

Tutte queste misure, che hanno di fatto chiuso la rotta balcanica, stanno spingendo gli immigrati a tornare a scgliere il Mediterraneo per raggiungere l'Europa. E l'Italia è il porto naturale d'attracco. Anche perché tutti sanno che il ministro dell'Interno Angelino Alfano non li respingerà mai.

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