"I russi si preparano a sfondare a est". La nuova strategia di Putin

Secondo Kiev i russi nelle prossime ore proveranno a sfondare a est. Intanto proprio nel Donbass è morto un volontario italiano combattente tra i filorussi

"I russi si preparano a sfondare a est". La nuova strategia di Putin

Notte di raid e bombardamenti su Kiev e sul fronte est dell'Ucraina. La capitale è stata colpita ancora una volta soprattutto nelle aree periferiche e in particolar modo a Makariv. I cittadini ancora presenti in città nella metropoli probabilmente se l'aspettavano. E non solo per le sirene a cui oramai sono abituati e che hanno iniziato a risuonare già in tarda serata. Nelle scorse ore anche il Pentagono aveva previsto nuovi raid sulla capitale. Contestualmente però alcuni riposizionamenti da parte russa a nord di Kiev vengono effettivamente segnalati.

Da giorni c'è la sensazione che la Russia voglia premere maggiormente sul Donbass e sull'est del Paese. E in effetti anche nella notte appena trascorsa le regioni a est del Dnepr sono state bersagliate dai razzi e dall'artiglieria russa. Oltre a diverse fonti del Pentagono e dell'intelligence straniera, la volontà russa di attaccare a est è stata confermata anche dal presidente ucraino Zelensky.

"La situazione nel Sud e nel Donbas rimane estremamente difficile - si legge nelle parole del presidente ucraino pronunciate in nottata in un video pubblicato sui social - Gli invasori hanno temporaneamente occupato le aree della regione di Kherson e hanno iniziato a organizzare le loro strutture e nel Donbass, a Mariupol e in direzione di Kharkiv le truppe russe si sono ammassate in vista di potenziali attacchi".

"Conosciamo i loro piani e sappiamo dove si stanno muovendo - ha poi proseguito e concluso Zelensky - faremo tutto il necessario per fermare gli occupanti".

Licenziati due "traditori"

Intanto proprio Zelensky nelle ultime ore ha annunciato di aver ordinato il licenziamento di due traditori. "Oggi una nuova decisione è stata presa a proposito degli anti-eroi - ha dichiarato - Non ho tempo di occuparmi di tutti i traditori, ma un po' alla volta saranno tutti puniti". I due licenziati a arrestati sono accusati di aver passato informazioni ai russi. "Coloro che infrangono il giuramento di fedeltà al popolo ucraino - ha concluso - verranno inevitabilmente privati dei loro gradi militari".

Ucciso un italiano nel Donbass

In nottata è arrivata la conferma della morte di Edy Ongaro. Si tratta di un volontario italiano da anni presente nel Donbass tra le fila dei combattenti separatisti filorussi. A darne l'annuncio sono stati gli amici e i membri del collettivo "Carovana antifascista" a cui apparteneva. In recenti interviste ha rivendicato la sua azione di combattere nel Donbass. "Sono un vero comunista - diceva - combatto per la giusta causa". Ongaro aveva 46 anni ed è morto meercoledì per l'esplosione di una bomba a mano.

Missili ucraini colpiscono Belgorod

Un nuovo incendio nella notte, dopo quello di pochi giorni fa, si è sviluppato in un deposito di carburante nella regione russa di Belgorod. A denunciarlo è stato il governatore dell'oblast, Vyacheslav Gladkov. Secondo quest'ultimo l'incendio è stato provocato da un attacco compiuto dagli ucraini. A riportarlo è stata anche l'agenzia Tass. Non ci sarebbero vittime nell'incendio ma si conterebbero almeno due feriti.

A Kiev attesa per la visita del presidente dell'europarlamento

Viaggio nel cuore della notte per Roberta Metsola, il presidente del parlamento europeo. Si tratta del primo leader delle istituzioni europee a recarsi a Kiev, lì dove probabilmente dovrebbe vedere nelle prossime ore il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

È stata la stessa Metsola ad annunciarlo su Twitter con un post in cui si vede il numero uno dell'europarlamento davanti al treno in partenza verso la capitale dell'Ucraina.

Il giorno della verità sui pagamenti in rubli

La notte è trascorsa anche aspettando novità sul fronte politico. Ieri pomeriggio il presidente russoVladimir Putin ha firmato il decreto con il quale ha imposto il pagamento del gas russo in Rubli per i “Paesi ostili”. Quei Paesi cioè i cui governi hanno approvato sanzioni contro Mosca dopo l'inizio della guerra in Ucraina.

Una mossa, quella del Cremlino, per la quale adesso si attendono le risposte da parte europea.

Francia e Germania si sono dette intenzionate a non “sottostare ai ricatti di Putin”, la questione ovviamente anche l'Italia e nella tarda serata di ieri il presidente del consiglio Mario Draghi e il cancelliere tedesco Olaf Scholz hanno tenuto un colloquio telefonico. Oggi è il “giorno X” per verificare le conseguenze della nuova delicata puntata della guerra economica tra est e ovest.

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