Russia, chiesti 10 anni per uomo che tagliò le mani alla moglie

Chiesti 10 anni per Dmitry Grachyov, l’uomo che lo scorso dicembre sequestrò la moglie, sospettata di tradimento, e le tagliò entrambe le mani con un’ascia. Il tribunale, appurata la sua capacità di intendere e di volere, gli toglie anche la patria potestà sui due figli avuti dalla donna

Russia, chiesti 10 anni per uomo che tagliò le mani alla moglie

Se la condanna nei suoi confronti sarà convalidata, Dmitry Grachyov si ritroverà a scontare 10 anni dietro le sbarre di un carcere in Russia, pagando così la crudeltà compiuta nei confronti della moglie.

Tra i due, come è poi emerso durante le indagini processuali, i rapporti si erano deteriorati da tempo. La donna stava chiedendo il divorzio perché spaventata da certi comportamenti violenti manifestati dal coniuge, questo stando alle sue dichiarazioni. L’uomo, invece, era accecato dalla gelosia ed aveva finito con il convincersi che la compagna volesse lasciarlo perché legata ad un altro uomo.

Rabbia e diffidenza hanno infine portato alla terribile vendetta, avvenuta nel mese di dicembre dello scorso anno. Il 27enne, accecato dall’ira, ha obbligato la moglie di 26 anni a salire sulla propria auto e l’ha condotta in una foresta, dove si è verificata la sevizia.

La donna è stata accusata più volte di tradimento e poi costretta ad inginocchiarsi. Grachyov, a quel punto, l’ha immobilizzata con delle corde e, afferrata un’ascia affilata, le ha tranciato le mani di netto con una freddezza disarmante. Una punizione per l’adulterio commesso, questa sarebbe successivamente stata la sua spiegazione.

In seguito al mostruoso episodio, il 27enne è stato arrestato, mentre Margarita, la sua ormai ex moglie, ha cominciato un duro e doloroso processo riabilitativo.

Le sue mani non saranno più quelle di prima. La destra è stata interamente sostituita con una protesi, la sinistra, riposizionata in sede dai chirurghi, dovrà subire ancora numerosi interventi anche se non recupererà mai la piena funzionalità.

Inizialmente si era temuto che Grachyov avrebbe scontato una pena di soli 3 anni per i crimini commessi. Di recente, invece, il 27enne è stato riconosciuto del tutto capace di intendere e di volere, ed assolutamente in grado di partecipare al proprio processo.

Dopo ben 5 audizioni, il tribunale di Serpukhov ha privato l’imputato della potestà genitoriale (Grachyov non potrà mai più avvicinarsi ai due figli avuti da Margarita).

Tenuto poi conto che l’uomo era perfettamente in sé quando ha minacciato di morte ed in seguito rapito e mutilato la moglie, i pm hanno chiesto per lui una condanna di almeno 10 anni.

La donna, divenuta un esempio in tutta la Russia, si è detta sollevata grazie alla decisione del giudice di allontanare l’uomo dai suoi bambini, e grata di tutto l’affetto ed il sostegno ricevuti.

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