Russia, la Duma approva la bozza per il controllo del web "indipendente"

La Duma ha approvato la bozza che introduce delle misure in grado di isolare la Russia dalla rete internet del resto del mondo, in caso di cyberattacchi (in particolare dagli Stati Uniti). Per i partiti di minoranza si tratta di una forma di controllo del Web

Russia, la Duma approva la bozza per il controllo del web "indipendente"

La Duma l'ha approvata, in prima lettura, poche ore fa. E adesso, la bozza della legge destinata a introdurre delle misure in grado di isolare la Russia di Vladimir Putin dalla rete internet potrebbe essere più concreta, anche se ancora provvisoria.

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, il disegno di legge avrebbe superato la sua prima lettura, nella camera bassa del Parlamento, con 334 voti contrio 47. Tra gli autori della bozza risulterebbe esserci anche Andrei Lugovoi, uno dei nomi coinvolti nel misterioso assassinio di Alexander Litvinienko, nel 2006.

Cosa prevede la bozza

La misura dovrebbe migliorare la posizione del Paese davanti a eventuali attacchi informatici dall'estero, provenienti, in particolare, dagli Stati Uniti. In caso si prospettasse questa possibilità, secondo quanto emerso dalla bozza, gli operatori russi dovrebbero fornire "la capacità di esercitare un controllo centralizzato sul traffico" web. Ma il controllo, a cui fa riferimento il provvedimento, sarebbe competenza della leadership del Paese. La nuova legge proporrebbe, quindi, di creare un centro per "assicurare e controllare il routing del traffico internet" e richiederebbe ai fornitori di servizi web (ISP) di installare "misure tecniche per resistere alle minacce".

Il dibattito

Gli autori della misura sostengono che la bozza dovrebbe garantire la sicurezza delle reti del Paese, dopo l'annuncio di Donald Trump di una nuova strategia di sicurezza informatica lo scorso anno, che potrebbe rispondere a qualsiasi cyberattacco. Sia offensivo che difensivo. Il voto sarebbe stato preceduto tra un dibattito acceso tra i deputati dei partiti di minoranza, che lo avrebbero criticato per i costi troppo alti e per il fatto di non essere stato scritto da esperti.

Inoltre, i più critici sostengono che il disegno di legge mostri i continui sforzi delle autorità di Mosca di limitare le libertà individuali della rete.

Secondo quanto riportato dai media, i provider russi dovrebbero produrre, entro il 1° aprile, il progretto per raggiungere gli obiettivi fissati dalla legge.

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