Russia, è polemica sul bambino arrestato perché recitava poesie in strada

Le immagini di tre poliziotti di Mosca che arrestano con la forza un bambino di terza elementare perché recitava poesie in strada è diventato virale scatenando una polemica in Russia

Russia, è polemica sul bambino arrestato perché recitava poesie in strada

Ha fatto scalpore in Russia l'arresto di Oscar, un bambino che frequenta la terza elementare, da parte della poliziadi Mosca perché recitava poesie in strada.

Il bimbo, che ha qualche difficoltà di linguaggio, segue un corso di recitazione su consiglio del suo logopedista. E così facendo si è innamorato della poesia. Venerdì pomeriggio lo studente, che è stato ribatezzato "il piccolo Shakespeare moscovita", recitava un sonetto nel quartiere del Vecchio Arbat, la storica via di poeti e artisti nel cuore di Mosca. Con lui c'era la matrigna Cristina che gli faceva da pubblico seduta su una panchina.

A un certo punto sono arrivati tre poliziotti che hanno afferrato il bambino per il collo e hanno iniziato a trascinarlo con la forza verso la loro auto. La matrigna ha ripreso la scena con lo smartphone mentre provava a fermare gli agenti. Nel video si sentono le urla strazianti di Oscar che grida "Salvatemi, salvatemi" mentre Cristina viene strattonata dagli agenti che le hanno strappato i vestiti e distrutto il tablet, calpestandolo (GUARDA IL VIDEO).

Oscar è stato accusato di mendicare, attività vietata in Russia, e trattenuto, così come la matrigna, per otto ore nel commissariato, prima di essere rilasciati in piena notte. Nel frattempo il filmato dell'incidente è diventato virale sul web destando scalpore in tutto il Paese. Il noto avvocato russo Anatolij Kucherena ha ottenuto la promessa di accertamenti da parte della Commissione d'inchiesta di Mosca e le scuse della polizia per "trattamento sconveniente" verso il bambino.

Tuttavia Elias, il padre di Oscar, e la moglie Cristina sono ancora sotto accusa: il primo per non aver adempiuto ai suoi doveri genitoriali, la matrigna per aver aggredito i poliziotti. Le accuse hanno scatenato l'indignazione dei moscoviti: oltre 10 mila persone vhanno già firmato una petizione online per chiedere le dimissioni dei poliziotti responsabili dell'arresto.

E ieri mattina hanno inscenato una protesta davanti al famigerato commissariato: donne col cappello e uomini con gli occhiali hanno recitato sonetti mentre reggevano un cartello con su scritto: "Recito Shakespeare per i poliziotti dell'Arbat... gratis".

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