Kinzhal, il missile ipersonico russo che distrugge le reti dell'Occidente

In un ipotetico scontro con la NATO sul continente europeo, la Russia utilizzerebbe il Kinzhal per distruggere le infrastrutture di comando e supporto dell'Alleanza

Kinzhal, il missile ipersonico russo che distrugge le reti dell'Occidente

La Russia ha eseguito con successo il quarto test con il missile ipersonico Kinzhal/Кинжал. E’ quanto riportano i principali media del Paese. Il Kinzhal, probabilmente lanciato dal Mare di Barents, ha colpito un bersaglio terrestre designato nel poligono di Pemboy, a nord-est di Vorkuta. Per il Kinzhal si tratterebbe del primo lancio avvenuto nell'Artico russo. Qualsiasi sistema d’arma che raggiunge o supera una velocità superiore a Mach 5 è considerato ipersonico.

Russia, missile ipersonico Kinzhal

Il primo marzo dello scorso anno, durante l'annuale discorso alle Camere riunite dell'Assemblea Federale, il Presidente russo Vladimir Putin ha svelato diversi sistemi d’arma. Soffermiamoci proprio sul sistema ipersonico Kh-47M2 Kinzhal. Fin dalle prime immagini mostrate avevamo notato delle incredibili somiglianze con il sistema balistico 9K720 Iskander. Durante la sua presentazione, il Presidente Putin ha affermato che il nuovo missile ipersonico antinave può essere armato con una testata termonucleare, probabilmente da 35/45 Kt.

“Vola a dieci volte la velocità del suono ed è in grado di superare qualsiasi tipo di sistema anti-missile esistente e futuro. Il suo profilo di volo è simile a quello di un missile da crociera ”.

Il filmato generato al computer mostrato durante la presentazione del nuovo sistema d’arma confermava tali dichiarazioni. Nel primo video ufficiale, il motore a combustibile solido del missile si accendeva pochi secondi dopo il rilascio. Il Kinzhal prendeva gradualmente quota prima di effettuare un attacco in picchiata compiendo brusche manovre elusive. Putin ha poi aggiunto che il sistema antinave ha superato con successo tutti i test e che è stato schierato il primo dicembre dello scorso anno nel Distretto militare meridionale della Russia, uno dei quattro comandi strategici operativi, che confina con l'Ucraina ed il Mar Nero. L'autonomia dichiarata del Kh-47M2 Kinzhal, designazione NATO SA-N-9 Gauntlet, è di duemila chilometri. Nel primo video trasmesso davanti a centinaia di alti funzionari e legislatori, il missile a lungo raggio è stato sganciato da un MiG-31 BM Foxhound. Il Kinzhal è stato chiaramente progettato per sfruttare le capacità a lungo raggio dell’intercettore MiG-31. In un ipotetico scontro con la NATO sul continente europeo, la Russia utilizzerebbe il Kinzhal per distruggere le principali infrastrutture di comando e supporto dell'Alleanza, bloccando il movimento delle truppe e paralizzando le operazioni militari. L'architettura Kinzhal, quindi, è concepita per neutralizzare il vantaggio tecnologico della NATO.

I test del missile ipersonico Kinzhal

Il primo test

Quello che identifichiamo come primo test è il lancio mostrato il primo marzo dello scorso anno durante l'annuale discorso all'Assemblea Federale. Mosca ha certamente testato il Kh-47M2 Kinzhal in diverse occasioni. Noi facciamo riferimenti ai test confermati dal Ministero della Difesa russo o dai rapporti dell’intelligence statunitense. Nel primo test ufficiale, il missile Kh-47M2 Kinzhal è stato sganciato da un MiG-31 BM Foxhound. La cellula numero (5)92 mostrata nel primo video appartiene ad un MiG-31 modificato alla fine degli anni ’80 per il successivo adattamento allo standard di produzione MiG-31BM nel 1990. Tramite documenti ufficiali sappiamo che questa particolare cellula è stata modificata nella sezione centrale della fusoliera per ospitare i sistemi d’arma sperimentali della Russia.

Il secondo test

Il missile ipersonico Kh-47M2 Kinzhal è stato testato con successo il 12 marzo dello scorso anno così come confermato dal Ministero della Difesa russo. Il Kinzhal è stato lanciato da un MiG-31 decollato da un aeroporto nel sud-ovest della Russia. Il sistema ipersonico ha colpito il bersaglio. Mosca ha pubblicato sulla rete anche un breve video del test della durata di 55 secondi con particolare attenzione rivolta al MiG-31BM in servizio nel Distretto Militare Sud. Nel video pubblicato dal Ministero della Difesa russo, l'intercettore (5)93 decolla da una innevata base aerea russa nel sud-ovest del Paese. Il MiG-31 rilascia successivamente il missile alla quota ed alla velocità programmata. Quattro secondi dopo il motore a combustibile solido del Kinzhal si accende. In una brevissima sequenza effettuata da una seconda piattaforma aerea, il Kinzhal sembrerebbe prendere quota. Non vi sono altre immagini del missile.

I dettagli oscurati

A differenza di quanto mostrato all'Assemblea Federale, nel secondo video diffuso da Mosca la sezione anteriore del Kinzhal è stata oscurata digitalmente. Il missile è visibile integralmente durante il decollo, anche se potrebbe non essere il medesimo sistema mostrato all'inizio del video. Anche nella sequenza di rilascio del missile, il numero di cellula del MiG-31 è stato oscurato digitalmente.

Il terzo test

Il missile ipersonico Kinzhal è stato testato con successo nel luglio dello scorso anno, colpendo il bersaglio designato ad oltre 800 km di distanza. Il test è stato confermato in un rapporto pubblico dell’intelligence statunitense.

Il quarto test

L’ultimo test si è svolto il quindici novembre scorso. Il missile è stato lanciato da un MiG-31K decollato dall’aeroporto di Olenegorsk, nella penisola di Kola. Secondo TASS, il Kh-47M2 Kinzhal ha raggiunto una velocità di Mach 10. Il missile ipersonico, probabilmente lanciato dal Mare di Barents, ha colpito il suo bersaglio terrestre designato nel poligono di Pemboy, a nord-est di Vorkuta. Per il Kinzhal si tratterebbe del primo lancio avvenuto nell'Artico russo.

Lo scorso anno i MiG-31K equipaggiati con i missili ipersonici Kinzhal hanno condotto 89 voli di pattugliamento sul Mar Nero e sul Mar Caspio. I dati sulle operazioni svolte nell’anno in corso saranno resi noti entro la prima decade del prossimo mese di gennaio.

L'architettura MiG-31 nel sistema Kinzhal

Così come mostrato nei video fino ad oggi svelati, i MiG-31K lanciano il Kinzhal a velocità supersoniche ad alta quota garantendo al sistema ipersonico la massima portata. L'imponente motore bimotore russo rimane l'unico intercettore in grado di raggiungere una velocità massima vicino a Mach 3. La velocità di crociera è di Mach 2,35. Il MiG-31, quindi, serve come primo stadio per il Kinzhal, accelerando il missile verso un'altitudine predeterminata che consentirà un raggio d'azione strategico di 2000 km. Combinando la mobilità dell'aereo vettore e la velocità di Mach 10, il Kinzhal può colpire obiettivi terrestri e marittimi in pochi minuti con la massima impunità.

La modernizzazione della flotta Foxhound dovrebbe concludersi entro i prossimi mesi per un totale di 110 MiG-31 aggiornati allo standard BM (radar Zaslon-AM e sistema di guida satellitare GLONASS). Potrebbero essere 50 i MiG-31BM specificatamente modificati e portati alla variante K per trasportare il Kinzhal. Il missile balistico antinave armerà anche le formazioni MiG-31K in servizio nel teatro del Pacifico così da contrastare la proiezione di forza delle portaerei statunitensi. Trasferendo le capacità del sistema balistico tattico Iskander in una versione antinave lanciata dall'aria, Mosca ha colmato una lacuna nella sua architettura di difesa navale a medio raggio. Sono circa 280 i MiG-31 gestiti dalle forze aerospaziali ed aeronautiche navali russe. Gli intercettori resteranno in servizio almeno fino al 2030.

Russia: il Kinzhal è un missile balistico antinave

Le immagini mostrate fino ad oggi (poche quelle dal vivo come per il Giorno della Vittoria, numerose quelle ricreate o modificate digitalmente) lasciano pochi dubbi: il Kinzhal sembrerebbe essere proprio un missile balistico Iskander con capacità di targeting antinave lanciato dall'aria. Un missile balistico lanciato da una piattaforma aerea incrementerebbe drasticamente l’attuale capacità e flessibilità dell’Iskander standard. E al di là delle capacità antinave, il missile sarebbe in grado di colpire qualsiasi bersaglio fisso all’interno della sua portata. Anche le dimensioni del Kinzhal, circa otto metri di lunghezza con diametro del corpo centrale di circa un metro, sono simili all’Iskander. Tuttavia il Kinzhal presenta una sezione anteriore meno pronunciata, superfici di controllo più piccole (sempre oscurate digitalmente) ed implementa un nuovo booster rispetto a quello della configurazione a stadio singolo dell’Iskander. Secondo le dichiarazioni ufficiali il Kinzhal può raggiungere Mach 10 ed effettuare manovre ad alto numero di G nella fase terminale. E’ il medesimo profilo di volo dell’Iskander (tranne che per la velocità massima e la traiettoria relativamente piatta), progettato per effettuare brusche manovre al fine di rendere difficile la sua intercettazione. Il Kinzhal sembrerebbe essere proprio la variante antinave del missile Iskander

L'architettura Tu-22M3/ Tu-22M3M nel sistema Kinzhal

Il bombardiere strategico Tu-22M3 Backfire sarà la prima piattaforma a lungo raggio armata con i missili ipersonici Kinzhal. Si tratta di una transizione abbastanza ovvia per il nuovo sistema d’arma pesante della Russia, concepito espressamente per armare i bombardieri a lungo raggio.

La capacità di intercettazione a lungo raggio della Marina degli Stati Uniti, dopo il ritiro dell’F-14 Tomcat e dell’architettura Phoenix, è oggi fortemente ridimensionata. Il Super Hornet ad esempio non possiede la velocità del Tomcat. Il MiG-31 ha una velocità supersonica maggiore rispetto al Tu-22M3/ Ту-22М3. Quest’ultimo tuttavia ha una raggio di combattimento significativamente superiore al MiG-31 garantendo potenzialmente (combinando il lanciatore ed il missile) una copertura strategica di circa 4.500 chilometri. Il Tu-22M3 ha una velocità di crociera di 900 km /h con una velocità massima di 2.300 km/h. Il raggio operativo del velivolo è 7.000 km. Rispetto al singolo Kinzhal trasportato dal MiG-31K, infine, il Tu-22M3 (dopo un opportuno aggiornamento) sarà in grado di imbarcarne due (Ту-22М3 может нести до двух ракет). Probabilmente la nuova configurazione sarà svelata il prossimo agosto per il debutto della versione aggiornata del bombardiere strategico denominata Tu-22M3M. Mosca dovrebbe modernizzare una trentina di Tu-22M3 (circa metà della flotta operativa con l’Aviazione navale sui 500 prodotti). Da rilevare che sulla versione aggiornata del Backfire dovrebbe debuttare anche il nuovo missile a lungo raggio Kh-32 derivato dal Raduga Kh-22. Secondo fonti russe il Kh-32 ha una velocità massima di Mach 5 con un'autonomia di oltre mille km. È guidato da una combinazione di guida inerziale / GLONASS e radar attivo. Alimentato da un motore a razzo a combustibile liquido, il missile Kh-32 è progettato per salire a oltre 130.000 piedi prima di tuffarsi verso il bersaglio.

La flottiglia Tu-22M3M sarà destinata nell’area dell’Atlantico del Nord a copertura di possibili bersagli navali. Dopo più di 50 anni di operazioni (il Tu-22M3 volò per la prima volta il 20 giugno del 1977 entrando in servizio sei anni dopo), il bombardiere con ali a geometria variabile sarà gradualmente ritirato entro il 2030. Dal prossimo anno la linea di produzione Tu-160M2 dovrebbe essere ufficialmente avviata con prima consegna prevista nel 2023. La United Aircraft Corporation dovrebbe consegnare una media di due-tre piattaforme all’anno.

Per l'Aeronautica russa il progetto sarà una componente chiave della forza strategica del paese insieme ai Tu-95MS Bear. Il Ministero della Difesa russo punta ad una flotta strategica formata da 50 piattaforme Tu-160M2.

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