Il vice premier italiano Matteo Salvini è stato ricevuto dal capo della diplomazia Usa Mike Pompeo nella sede del Dipartimento di Stato a Washington. Salvini ha poi sisitato il Cimitero nazionale di Arlington, dove ha deposto una corona di fiori in onore del Milite ignoto, e il Lincoln Memorial. Subito dopo è in programma un incontro con il presidente di Americans for Tax Reform, Grover Norquist, e nel pomeriggio americano Salvini si trasferirà alla Casa Bianca per un incontro con il vice Presidente Mike Pence. Ad accompagnare Salvini nei suoi colloqui l'ambasciatore italiano negli Usa Armando Varricchio.
Nella solenne Sala dei Trattati del Dipartimento di Stato, Salvini si è mostrato sorridente per una rapida stretta di mano a uso e consumo dei fotografi presenti. Nessuna dichiarazione. La sala è tappezzata con i ritratti dei segretari di Stato del passato, da Henry Kissinger fino a Condoleeza Rice e Hillary Clinton.
"L'Italia punta ad essere il primo, il più credibile, più solido interlocutore degli Usa nell'Ue", ha detto Salvini in un incontro coi giornalisti. "L'Italia è il più grande Paese europeo con cui gli Stati Uniti possono e vogliono dialogare. Un canale di estremo interesse per entrambi". Il vicepremier ha poi detto di condividere "le preoccupazioni dell'amministrazione americana sia nei confronti della Cina che nei confronti dell'Iran". E sulla Cina ha chiarito: "Business is business, fino a un certo punto, quando c’è di mezzo la sicurezza nazionale, la condivisione dei valori comuni tra Italia e Stati Uniti, il business si può anche fermare. Accompagnare la crescita delle aziende italiane nel mondo è un nostro dovere, però controllare che non ci siano intromissioni di paesi che non siano democratici in infrastrutture importanti è fondamentale. La sicurezza nazionale viene prima di ogni ragionamento economico".
"Abbiamo visioni comuni sull’Iran, la Libia, il Venezuela, il Medio Oriente - ha detto ancora Salvini - sul diritto all’esistenza di Israele, sulla preoccupazione riguardo la prepotenza cinese nei confronti dell’Europa e del continente africano. Puntiamo a soluzioni comuni, in questo momento di fragilità delle istituzioni europee, l’Italia punta a essere il più valido, credibile, coerente interlocutore degli Stati Uniti".
Salvini si è soffermato poi sul taglio delle tasse, assicurando che è il primo obiettivo del governo italiano: "La prossima manovra finanziaria potrebbe essere una 'trumpiana'? Why not... Il voto dei cittadini alle Europee ci ha detto che vogliono l’abbassamento delle tasse, poi ognuno, come per la legge Fornero, potrà decidere quale sistema scegliere". Su un punto, il vicepremier è convinto: "Dobbiamo riportare il sogno tra gli italiani. Qui negli Stati Uniti la differenza è che c’è un sogno, la voglia di crescere. Vedo giovani ovunque, quartieri che nascono in poco tempo, strutture sportive. Dobbiamo cercare di riportare ottimismo nel Paese".
Salvini ha rivelato di aver trovato in Pompeo un interlocutore attento ("ha detto che siamo un grande Paese"), a cui ha ricordato come i "vincoli di spesa, l’austerità, sui limiti degli investimenti non aiuta. Ci apprestiamo a trattare da pari a pari con l’Europa. E il taglio delle tasse resta il primo obiettivo che porteremo a casa".
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