Ci sono volute sei ore dal cosmodromo kazako di Baikonour fino alla Stazione spaziale internazionale (ISS). Sei ore perché l'astronauta italiana Samantha Cristoforetti arrivasse insieme ai compagni di volo nel luogo dove trascorrerà i prossimi sei mesi, impegnata nella missione Futura, la seconda a lunga durata dell'Agenzia spaziale italiana (Asi).
La prima donna astronauta italiana è arrivata alla Stazione spaziale internazionale alle quattro di questa mattina, quando la navetta Soyuz si è agganciata alla ISS senza problemi. Dopo due ore si è aperto il portello e Samantha è entrata nella Stazione. Dopo di lei il russo Anton Shkaplerov e lo statunitense Terry W. Virts.
(IT) Grazie a tutti del supporto e dell'entusiasmo, è tempo di andare. Ci sentiamo dallo spazio! #Futura42
— Sam Cristoforetti (@AstroSamantha) 23 Novembre 2014
"È stato il momento perfetto", ha detto in collegamento con il centro di controllo di Mosca l'astronauta, raccontando l'arrivo alla Stazione. Il momento "per vedere i pannelli solari colorati di arancione. È stato un momento stupendo, proprio come mi avevano detto".
Una missione che inizia, dunque, con un po' di commozione e con l'impressione che lo spazio sia "molto meglio" di come lo aveva immaginato. "Qui ci hanno accolti con un cena, o forse un pranzo, o la colazione...non saprei, ma è tutto bellissimo".
Nei prossimi sei mesi la 37enne di Malè, in provincia di Trento, sarà impegnata con gli altri cinque astronauti a bordo della stazione in una lunga serie di esperimenti.
Tra i duecento in corso anche dieci italiani: l'angolo bar, che non sarà un vezzo, ma piuttosto un modo per approfondire la conoscenza del comportamento dei fluidi, o la stampante 3D con cui in futuro si spera di poter realizzare nello spazio i pezzi di ricambio necessari per i veicoli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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