Dopo aver traumatizzato le istituzioni dell'Unione Europea, il governo gialloverde fa sentire i suoi echi anche dall'altra parte dell'oceano. Ad essere sotto i riflettori, come sempre, è l'operato del ministro dell'Interno Matteo Salvini, al momento in missione a Tripoli con lo scopo di stabilire con l'esecutivo libico nuove misure per contrastare il fenomeno dell'immigrazione clandestina. Il politico statunitense Bernie Sanders, ex candidato alla Casa Bianca nel 2016 e noto per essere molto amato dalle giovani generazioni, ha infatti pubblicato sul suo profilo Facebook ufficiale un articolo del quotidiano inglese The Independent intitolato: "Il vice Primo Ministri italiano Salvini ordina una pulizia di massa strada per strada, quartiere per quartiere", corredandolo con il seguente commento: "I brutali attacchi di Trump nel confronti degli immigrati costituiscono un orrido esempio per tutti i demagoghi del mondo. Nell'anno 2018 dobbiamo combattere per un mondo che abbia più democrazia, compassione ed uguaglianza e meno autoritarismo, oligarchia ed austerità".
Il senatore del Vermont cerca quindi di tracciare un parallelismo tra i recenti casi delle navi Aquarius e Lifeline e la discussa politica del governo americano sull'immigrazione, sfociata in questi giorni nella polemica sui bambini separati dalle famiglie entrate illegalmente negli Stati Uniti. Sanders suggerisce inoltre come le forze sovraniste che stanno attraversando l'Europa, e che guadagnano consensi dalla crisi migratoria, traggano la loro legittimità anche dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni del 2016 e dal conseguente sdoganamento del trumpismo politico.
Tuttavia il settantaseienne Sanders, pur contestando sotto l'aspetto umanitario le misure governative, non è mai stato un fervente immigrazionista e anzi si è sempre battuto, da sinistra, contro la politica dei confini aperti promossa dalla sua rivale di partito Hillary Clinton. Durante la campagna presidenziale per le primarie del Partito Democratico infatti, Sanders dichiarò in un'intervista a Vox: "Apertura delle frontiere? Questa è una proposta di destra. Renderebbe più poveri gli americani e sarebbe la fine del concetto di stato-nazione. Se credi nell'idea di stato-nazione, ritengo che tu abbia anzitutto il dovere di fare tutto il possibile per aiutare le persone nel tuo Paese.
" - aggiungendo - "Pensi veramente che dovremmo aprire i confini e portare dentro il Paese masse di lavoratori a basso costo? Non pensi che forse dovremmo cercare prima di tutto di creare posti di lavoro per quei ragazzi disoccupati? Penso che da una prospettiva morale abbiamo il dovere di lavorare con il resto del mondo industrializzato per affrontare il problema della povertà internazionale, ma non è impoverendo le persone in questo Paese che si affronta il problema".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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