Il Parlamento europeo non discuterà della decisione dei giudici della Corte d'Appello di Parigi di negare l’estradizione dei dieci ex terroristi rossi arrestati in Francia nell'aprile del 2021. A chiedere di aggiungere all’ordine del giorno della seduta di domani dell’assemblea plenaria dell’Europarlamento, in corso fino a giovedì a Strasburgo, anche un dibattito sulla cooperazione giudiziaria in Europa è stata la deputata leghista Anna Cinzia Bonfrisco. Le ex br alla sbarra in Francia sono "cittadini europei che hanno usato la violenza per uccidere vite innocenti e servitori dello stato e che hanno messo in pericolo la democrazia e lo stato di diritto", ha detto l’europarlamentare.
"Sono anti-europei alla radice – ha aggiunto - e minano l’amicizia tra Italia e Francia". Per questo Parigi, secondo la rappresentante della Lega, "dovrebbe mettere la parola fine a questa vicenda di frizione con l’Italia, caratterizzata dal sapore amaro dell’ingiustizia e dell’impunità". Bonfrisco ha poi fatto riferimento alle parole di Emmanuel Macron che all’indomani del pronunciamento delle toghe aveva manifestato la volontà di "cooperare con il governo italiano" e di valutare la possibilità di ricorrere alla Corte Suprema. "Queste persone sono state coinvolte in crimini di sangue e meritano di essere processate sul suolo italiano", aveva detto il capo dell’Eliseo rispondendo ad un giornalista al termine del vertice Nato di Madrid.
Parole, quelle del presidente francese, a cui sono seguiti i fatti, visto che lunedì il procuratore generale ha impugnato davanti alla Cassazione la decisione dello scorso 29 giugno. "Gli italiani hanno apprezzato le sue parole di rispetto", ha ricordato la deputata leghista nell’emiciclo di Strasburgo, chiedendo di affrontare la questione in aula. La proposta, però, è stata bocciata per alzata di mano. Critica la delegazione del partito di Matteo Salvini. "Dopo il danno di Parigi con la mancata estradizione dei dieci terroristi latitanti in Francia, la beffa di Strasburgo che nega un dibattito sul tema. - si legge in un comunicato -La maggioranza del Parlamento Europeo guidata dalla sinistra ha respinto la proposta. Siamo indignati ed esterrefatti: un altro schiaffo all’Italia e alla giustizia". "La lotta al terrorismo è e deve essere una priorità dell’Unione europea", continuano gli eurodeputati leghisti.
"Verità e giustizia – ha poi aggiunto Bonfrisco - prevalgano sulla disumanità del terrorismo. Ne va del nostro Stato di diritto e del rispetto del principio di legalità. Non confondiamo il garantismo con l’impunità". Intanto, in Francia la legale delle ex br, Irène Terrel, attacca l’Eliseo e stigmatizza l’iniziativa del procuratore generale parlando di "ricorso politico" frutto di una "pressione inammissibile". Macron "si è espresso in modo inaccettabile”. "Non ho mai visto un presidente francese osare rimettere in discussione una decisione di una Corte di Appello che ha fatto un lavoro scrupoloso per più di un anno", ha detto all’Adnkronos.
Secondo la legale, infine, l’iniziativa legale "non ha nessuna possibilità di andare in porto in quanto è irricevibile dal punto di vista giuridico, se vengono applicate le regole del diritto".Tra le domande di estradizione c’è anche quella dell’ex militante e fondatore di Lotta Continua, Giorgio Pietrostefani, 78 anni, condannato in Italia per essere stato uno dei mandanti dell'omicidio Calabresi.
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