Sea Watch, migrante si tuffa per raggiungere Malta

Un uomo ha cercato di raggiungere la terraferma tuffandosi in mare. Ma è stato subito recuperato

Twitter Sea Watch
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Non è ancora stata trovata una soluzione per i 32 migranti che si trovano sulla Sea Watch. Malta aveva concesso alla nave di avvicinarsi alle coste dell'isola senza però autorizzare lo sbarco. Da 14 giorni le persone a bordo dell'imbarcazione si trovano in una specie di limbo. E i rischi aumentano. Solamente pochi giorni fa, l'equipaggio faceva sapere tramite Twitter: "La nostra nave non è attrezzata per ospitare le persone per un lungo periodo. La Sea Watch è progettata per il soccorso medico e per la prima assistenza. Al momento i migranti stanno bene, ma i rischi aumentano, dalle possibilità di contrarre malattie alla carenza di approvvigionamenti". Una situazione per nulla facile, che sta irritando i migranti. Oggi, come riporta Repubblica, uno di loro si è gettato in mare, nel tentativo di raggiungere a nuoto la terraferma.

L'uomo è stato fermato e recuperato con una ciambella di salvaggio. "Non ce l'avrebbe fatta sicuramente per via delle correnti gelide attorno all'isola", riporta Repubblica. Attualmente le persone a bordo della nave sono divise in tre gruppi (anglofono, francofono e arabo) e passano la gran parte del tempo sul ponte. La portavoce Mina Andreeva ha fatto sapere che "la Commissione continua i suoi intensi contatti con gli Stati membri disponibili a trovare una soluzione sullo sbarco rapido delle persone a bordo della Sea Watch 3 e Sea Eye.

Ieri il commissario Avramopoulos ha invitato gli Stati membri a dare sostegno e a contribuire a questo sforzo congiunto per sbarcare in sicurezza quanti sono a bordo il prima possibile. Una serie di Stati membri ha espresso disponibilità verso questo sforzo congiunto e a sostenere Malta".

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