Un nuovo rapporto diffuso dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) fa il punto sulla epidemia di ebola in atto nei Paesi dell'Africa occidentale. Dati aggiornati al 21 settembre portano a 2917 i decessi certi, mentre sono 6263 i casi sospetti.
I Paesi maggiormente colpiti da ebola sono tre: Liberia, Sierra Leone e Guinea. Meno preoccupante la situazione in Nigeria e in Senegal. Un caso a parte è rappresentato dalla Repubblica democratica del Congo, dove i casi di ebola non sono legati al focolaio dell'Africa occidentale.
Se in Guinea la situazione, pur grave, sembra essersi stabilizzata nelle ultime settimane, in Liberia i casi confermati sono crollati notevolmente. Fonti mediche locali, scrive l'Oms, sostengono però che lo scenario sia poco credibile e che i numeri saliranno nei prossimi giorni. Peggiorano ancora invece le cose per la Liberia, dove i casi confermati nelle ultime settimane sono saliti.
Alto anche il numero di medici e operatori sanitari colpiti dalla malattia. Secondo gli ultimi dati sono 373 i casi confermati e già 208 i morti. Una serie di strutture adeguate sono uno dei fattori che potrebbe ridurre drasticamente il numero di casi di ebola, insieme a funerali celebrati in "sicurezza". Il contatto con le salme aiuta infatti la diffusione.
Secondo una proiezione diffusa dal Centro statunitense per il controllo e la prevenzione delle malattie, che prende in considerazione i dati di Liberia e Sierra Leone, l'Oms sta sottostimando la malattia.
Un rapporto appena pubblicato spiega che nel peggiore dei casi a gennaio potrebbero esserci tra le 550mila e 1.4 milioni di persone infette. Se invece si prenderanno "azioni immediate", l'epidemia potrebbe concludersi nell'anno nuovo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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