La sfida della Spagna a Bruxelles: "Un piano per rifondare l'euro"

Il governo spagnolo presenta un documento in cui chiede l'implementazione di un'unione economica e fiscale più completa: "Passiamo alla fase due dell'euro"

La sfida della Spagna a Bruxelles: "Un piano per rifondare l'euro"

L'idea arriva dalla Spagna e chiama in causa direttamente Bruxelles. Un piano per rifondare l'euro su nuove basi, con un'unione economica più completa, basata sul completamento dell'unione bancaria, eurobond, un bilancio contro la crisi e un sistema europeo di sussidi contro la disoccupazione che sostituisca almeno in parte quelli nazionali.

Il quotidiano iberico El Pais riporta oggi in edicola la notizia della mossa del governo di Madrid, che ha presentato alle istituzioni europee un piano per rilanciare l'eurozona con una profonda ristrutturazione del suo disegno complessivo: nelle linee guida ipotizzate dall'esecutivo di Mariano Rajoy si sottolinea la necessità di passare alla "fase due dell'euro", con l'implementazione di una vera unione fiscale.

La proposta spagnola comprende anche sistemi di mutualizzazione del debito e buoni del tesoro europei "per rinforzare la fiducia nella moneta unica e mettere fine in modo credibile ai rischi di rottura della zona", anche tramite la creazione di un Tesoro comune. L'euro "non ha solo bisogno di pompieri ma anche di architetti", denuncia il documento, che chiede anche di ridisegnare il patto di stabilità, evitando che manovre eccessivamente rigorose possano peggiorare le situazioni di recessione esistenti. Madrid richiede infine "più democrazia" in seno a istituzioni chiave come l'Eurogruppo, accusato di non dare spiegazioni a nessuno per le decisioni che prende.

Il quotidiano madrileno evidenzia il tempismo di queste richieste alla Ue, ponendo in luce la coincidenza con l'insediamento del nuovo presidente francese Emmanuel Macron.

La Spagna spera infatti nella realizzazione delle riforme promesse dal leader di En marche per poter rafforzare il fronte anti-austerity che punta ad imporre le proprie riforme alla Germania di Angela Merkel e Wolfgang Schaeuble.

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