Nel giro di pochi giorni il numero di vittime civili rimaste uccise sotto gli strike aerei occidentali in Siria e Iraq potrebbe raggiungere quota 1000. Sono alcuni osservatori indipendenti a dirlo all'edizione domenicale del quotidiano britannico The Independent, riportando l'attenzione su un dato, quello dei morti "collaterali", troppo poco considerato quando si parla del conflitto civile in atto ormai da sei anni.
A stupire particolarmente non è neppure il numero delle vittime, ma piuttosto il fatto che, tra i Paesi che sono impegnati nella coalizione internazionale che combatte contro le milizie dell'Isis, undici su dodici non hanno mai ammesso neppure un morto tra i civili.
Una posizione che non sembra destinata a cambiare tanto in fretta, se è vero che un funzionario del ministero della Difesa, sentito dall'Independent, ha insistito nel ribadire quanto il governo ha detto fino
a oggi: ovvero nulla. In Gran Bretagna le autorità sarebbero obbligate a riferire in parlamento ogni tre mesi. E ormai anche nelle Camere circola un certo scetticismo sulla veridicità di quanto spiegato di volta in volta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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