Passo indietro di Sonia Gandhi, 71 anni, l’italiana diventata la donna politica più influente in India. Ha deciso di lasciare la politica e passare il testimone al figlio Rahul, 47 anni. "Il mio compito è farmi da parte", ha detto alla vigilia del giorno in cui il figlio prenderà le redini del partito del Congresso. Il partito domani nominerà formalmente Rahul Gandhi presidente, la madre potrebbe ritagliarsi il ruolo di presidente emerito. Rahul è il sesto membro della dinastia Nehru-Gandhi a guidare il Congresso.
Parlando ai giornalisti al di fuori del Parlamento di New Delhi che comincia la sessione invernale, l'italiana, come è stata a lungo chiamata, ha rotto il silenzio sul suo futuro: "Il mio ruolo ora è di ritirarmi". Il mondo politico indiano indiano da tempo si interrogava su quando Rahul avrebbe sostituito la madre. Figlio, nipote e bisnipote di primi ministri, "numero due" del Congresso dal 2013, Rahul Gandhi era da tempo considerato il delfino designato. Ma a lungo ha dato l’impressione di una mancanza di interesse per la politica e avere poco carisma; è stato anche molto criticato per la campagna poco brillante nelle legislative del 2014, in cui i nazionalisti indù del premier Nerendra Modi ottennero una schiacciante vittoria.
Negli ultimi anni Rahul è stato la figura più visibile del Congresso, mentre sua madre ha continuato a gestire dalle retrovie le fila del partito.
Il Congresso ha già reso noto che Sonia non abbandonerà totalmente la politica: "Sonia Gandhi si è ritirata come presidente del Congresso nazionale indiano e non dalla politica - ha scritto su Twitter il portavoce nazionale del Congresso Randeep Surjewala. Le sue benedizioni, la saggezza e l’innato impegno nei confronti dell’ideologia del Congresso saranno sempre la nostra luce guida".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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