Anastasia Gulej è una donna ucraina di 96 anni che è riuscita a sopravvivere all'Olocausto quando nel 1945 fu rinchiusa dai nazisti ad Auschwitz. Nonostante l'età, l'anziana signora è arzilla e lucida tant'é che ha visitato l'ex lager nazista di Bergen Belsen, nel 77esimo anniversario della liberazione dei prigionieri, ma soprattutto ha dichiarato ai giornalisti presenti una frase che non è passata inosservata ma ha fatto giustamente il giro del mondo. "Sono sopravvissuta a Hitler e Stalin, sopravviverò anche a questo str... di Putin".
La fuga dall'Ucraina
Come riporta Il Messaggero, la quasi centenaria signora abitava in una zona sensibile e possibile obiettivo dei russi vicino ad un aeroporto militare ucraino il cui nome non è stato reso noto. Con i suoi figli, adesso, si trova al sicuro in Germania e lontano dal conflitto in corso di svolgimento nel suo Paese. "Chi avrebbe immaginato che sarei sopravvissuta ad un'altra guerra" - ha dichiarato la 96enne "tutto questo sarebbe stato soltanto nel passato, se non fosse stato per la guerra della Russia contro l'Ucraina". La fuga è stata programmata ed è avvenuta nei primi giorni del conflitto, intorno ai primi di marzo. Nel suo intervento durante la visita di Bergen, Anastasia ha parlato di "genocidio russo in Ucraina", ricordando il dramma in cui è piombato il suo Paese.
Il ricordo con Anna Frank
La storia di Anastasia Gulej si intreccia anche a quella di Anna Frank che conobbe durante la dentenzione a Bergen-Belsen. Le due donne avevano quattro anni di differenza: Anastasia 19 mentre l'autrice del celebre "Diario" 15. Nel 1945, Anastasia fu deportata da Auschwitz al campo di concentramento tedesco dove riuscì a diventare una donna libera grazie all'intervento dei britannici e dei canadesi. Purtroppo, però, Anna Frank perse la vita in quel campo di sterminio. "Non posso dimenticare un solo minuto che ho passato qui ad aspettare la morte", ha affermato Anastasia al DailyMail, aggiungendo di non avere nemmeno la forza per essere felice una volta diventata una donna libera.
Tornando all'attualità della guerra nel suo Paese, l'anziana signora ha affermato di non avere parole per descrivere "quello che gli ammiratori di Hitler hanno fatto a Mariupol e Bucha" dove sono morti più di 400 civili soltanto a Bucha, molti con le mani legate dietro la schiena, colpiti a colpi di arma da fuoco a distanza ravvicinata, mentre Mariupol è stata annientata per settimane da incessanti bombardamenti.
La superstite di Auschwitz non avrebbe mai voluto lasciare l'Ucraina dopo l'invasione dell'esercito di Putin ma, aiutata da amici tedeschi, ha prevalso la linea della prudenza e si è trasferita in Germania. La sua biografia era pronta per essere pubblicata a marzo ma sarà integrata con un altro capitolo dopo la fuga dall'Ucraina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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