Le manifestazioni del Black Lives Matter hanno prodotto un risultato: alcune amministrazioni Democratiche degli States stanno tagliando a colpi di maggioranza i fondi alla polizia.
La battaglia è gridata tra le piazze americane in queste ore: per coloro che stanno protestando, la polizia deve in qualche modo essere riformata. E tra i provvedimenti che vengono proposti con più continuità dai manifestanti c'è appunto quello del taglio dei fondi. Due realtà hanno già aderito alla proposta: una è Minneapolis, la città in cui è morto George Floyd e dalla quale si è scatenato il moto contro il "razzismo sistemico"; l'altra è New York, dove il fatto che la pubblica sicurezza sia un tema sentitissimo non sembra rappresentare un ostacolo per la volontà del sindaco Bill De Blasio, che vuole procedere omologandosi a Jacob Frey, primo cittadino progressista della città sita in Minnesota. Possibile, anzi molto probabile, che nelle prossime ore altri amministratori appartenenti al partito di Barack Obama e Joe Biden sceglieranno d'imitare De Blasio e Frey nelle loro scelte. Donald Trump, invece, è fortemente contrario a questo genere di disposizioni: il Commander in Chief ha già scritto un tweet polemico su queste decisioni.
Stando a quanto riportato dall'Agi, i tagli operati nei confronti dei reparti delle forze dell'ordine consentiranno di risparmiare delle cifre, che Bill De Blasio a New York intende dirottare in favore delle politiche giovanili. Ma il disegno della maggioranza democratica è più complesso, e prevede l'adozione di una sorta di riforma complessiva in grado di rivedere nel profondo le mansioni svolte dalla polizia nella città della Grande mela. Stesso discorso dovrebbe valere anche per Minneapolis. In relazione a questo secondo caso, vale la pena citare le dichiarazioni della maggioranza di Minneapolis, che sono state ripercorse pure sull'Huffington Post: "L’obiettivo - ha fatto sapere un'esponente della maggioranza Dem - è quello di riformarlo e di ricostruire insieme a tutta la nostra comunità un nuovo modello di sicurezza pubblica che davvero garantisca la sicurezza di tutti".
Quello che si sta consumando è anche uno scontro idealistico tra due visioni opposte della gestione della cosa pubblica. Per i Repubblicani, la sicurezza interna, dunque le forze dell'ordine, costituiscono delle priorità irrinunciabili. I Democratici, a quanto pare, la pensano in maniera diversa. Sarà un tema caldo che accompagnerà gli Stati Uniti verso le elezioni presidenziali di novembre. Non è detto che i tagli non abbiano degli effetti concreti sulla vita reale delle persone.
Nel frattempo, le "riots" continuano ad interessare gli Stati a stelle e strisce. La grande manifestazione di Washington di due giorni fa non è stata l'ultima.
Ma qual è la percezione che gli americani hanno di quello che sta accadendo? I tagli alla polizia influiranno sugli eventi dei prossimi giorni? Molto di questa storia ruota attorno al pensiero degli elettori. Gli americani, tra qualche mese, saranno chiamati alla scelta tra la riconferma di Trump e la vittoria di Biden.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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